SALERNO – Un’accesa campagna elettorale che ha visto in scena i due candidati alla presidenza della provincia di Salerno Giuseppe Canfora ( centro sinistra ) e Giovanni Romano ( centro destra ). Un passaggio alle urne insolito, hanno votato solo i sindaci e i consiglieri comunali dei 158 comuni della provincia. Una votazione in larga parte dai risultatiscontati che ha visto il trionfo del PD e del suo candidato alla presidenza Giuseppe Canfora che, dopo 5 anni di sofferta opposizione riporta il centro sinistra sulle poltrone che contano a Palazzo Sant’Agostino. Canfora forte di una coalizione che vedeva schierati (Pd, Sel, Udc) ha ottenuto il 60% dei voti (55.124 preferenze), sconfiggendo Giovanni Romano,. L’affluenza è stata del 90%. Così sono ripartiti i consiglieri: 7 al Pd, 3 a FdI, 2 a Forza Italia, 2 a Unione di Centro, 1 a Ncd, 1 a Provincia Moderata. Questi i nomi del nuovo consiglio Provinciale:
Partito Democratico 7: Carmelo Stanziola 4272, Antonio Rescigno 4024, Giovanni Savastano 3781, Giovanni Coscia 3351, Paolo Imparato 3012, Domenico Volpe 2891, Gerardo Malpede 2736.
Fratelli d’Italia 3: Giuseppe Fabbricatore 4941 voti, Attilio Pierro 2624, Costabile Spinelli 2437.
Italia Unione di Centro 2: Sabato Tenore 4072, Alberto Milo 2209.
Nuovo centro Destra 1: Roberto Celano 2877.
Forza Italia 2: Francesco Marrazzo: 2334, Flavio Vitagliano 2019.
Provincia Moderata e Riformista: Roberto Monaco 1259.
Cambia colore dunque, la Provincia di Salerno è di nuovo in mano al centro sinistra o per meglio dire al PD. In via Manzo i festeggiamenti sono ancora in corso e, il segretario Nicola Landolfi dopo un brindisi con il vincitore e con il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha commentato così la “ripresa della Bastiglia”:
<<Il Sindaco di Sarno Peppe Canfora é il nuovo Presidente della Provincia che, così, torna ad essere guidata da un uomo del Pd. Siamo il primo Partito con 7 consiglieri su 16, in una maggioranza di 9, con i 2 dell’udc e con i voti di SEL che valgono molto di più di quello che sono. Dopo 5 anni, vinciamo. Quando é cominciato questo nostro lavoro avevamo perso tutto. Adesso siamo di nuovo una forza centrale, credibile, di governo del nostro territorio. Non siamo autosufficienti, perché non potremmo esserlo. Non dobbiamo sottacere la validità della scelta, anche in relazione al territorio individuato per la proposta, la capacità di rompere definitivamente il vecchio quadro di destra. Ora tutti dovranno avere un ruolo. Gli eletti e i non eletti. Soprattutto quelli che hanno combattuto nella trincea di questi anni e tra le loro corde non hanno quella insopportabile parola che si chiama trasformismo.>>
Da tutta la redazione de www.ilquotidianodisalerno.it un sincero augurio di buon lavoro.