TRINCERONE: fuori le carte !!

 

Da Mario Farano (portavoce di Davide contro Golia)

CAVA de’ TIRRENI (25 agosto 2014) – In questi giorni l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni ha inaugurato la nuova sistemazione del Trincerone: modifiche alla viabilità sulla ex SS. 18, nuovi parcheggi sulla copertura del Trincerone ferroviario e sul corso P.Amedeo. Numerose le accuse dei cittadini ed immediate le difese dei politici della maggioranza che governa la città. Tra le critiche: a) 2 svincoli paralleli, di cui uno quasi privato, per via Sala e via O. di Giordano, con il risultato di 2 viabilità, ambedue insufficienti per dimensioni della carreggiata. E da una di queste strade si raggiungono le popolose frazioni di S. Pietro,  S. Lorenzo, Annunziata. B) Lo svincolo per via C. Santoro, utilizzabile a mala pena come percorso pedonale, lascia passare solo auto di ridotte dimensioni. C) Lo svincolo di via P. Atenolfi é un incrocio pericoloso.

Le difese: <<L’attuale sistemazione della copertura del trincerone é un’opera provvisoria>> << Fra qualche settimana o mese la viabilità sarà di nuovo modificata perché entrerà in funzione il sottovia>>. <<Sono stati fatti degli errori e si porrà rimedio>>. Sono tutte affermazioni attribuite dalla stampa a componenti della giunta comunale, gli assessori alla viabilità e ai lavori pubblici.
 

Purtroppo, però, non si tratta di problemi che possono essere risolti tracciando qualche striscia a terra. Occorre modificare la struttura stessa delle opere realizzate. Le scelte operate sembrano essere il frutto di trattative e aggiustamenti in corso d’opera. A questo punto “Davide (contro) Golia” si pone delle domande: 1) quanto costano le opere provvisorie? 2) sono opere recuperabili? 3) potevano essere evitate, decidendo di realizzarle nella loro sistemazione definitiva? 4) chi paga il costo delle opere provvisorie? 5) gli errori sono stati quantificati e addebitati ai responsabili? 6) le varianti sono dovute a fatti sopraggiunti, non conosciuti o conoscibili al momento del progetto? 7) chi paga il costo degli errori e delle varianti?
 

Questo il senso della diffida fatta questa mattina al Sindaco, al presidente della Metellia ed ai dirigenti comunali:

  • pubblicate le informazioni e i documenti, i progetti e i contratti, le delibere e le determine per far capire ai cittadini come stanno le cose.
  • Pubblicate gli atti scomparsi dal sito comunale, perché producono i loro effetti anche oggi. Lo dimostra il fatto che vengono ancora citati nelle determine sui pagamenti a impresa e consulenti. Lo prescrive la normativa “anticorruzione”.

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