Aldo Bianchini
SALERNO – “Non è mai troppo tardi” era il titolo di una famosa trasmissione televisiva condotta, negli anni ’60, dal maestro per eccellenza Alberto Manzi che tirò fuori dall’analfabetismo buoni tre quarti dell’Italia di quei tempi. Dopo più di cinquant’anni ho dovuto far ricorso almeno al titolo di quella trasmissione per capire, finalmente, che essere “liberi pensatori” non vuole assolutamente dire essere anche “liberi scrittori” o meglio ancora <<liberi giornalisti>>, insomma, come dire, che essere pensatori non vuole automaticamente dire di essere oratori, scrittori o altro. In pratica chi pensa non vede, non parla, non sente come le tre scimmiette della Garzanti. Non è esattamente la mia visione delle cose, ma se vogliamo attenerci strettamente alla definizione di “pensatore” non si può tracimare nelle altre categorie innanzi descritte. Sbaglio a ritenere che il pensatore può anche scrivere, il pensatore pensa. Punto. Detto questo passo a definire meglio i contorni di questo mio intervento, forse l’ultimo, in materia di pensatori e di dialogo politico. Nel mio approfondimento del 24 luglio scorso (che potete rileggere sempre su questo giornale) ho semplicemente raccontato quello che ho visto e ascoltato e a cui ho partecipato nel piazzale del <<bar Ninà>> a Silla di Sassano. Sicuramente il mio racconto, in termini strettamente giornalistici, presenta delle esagerazioni e delle imprecisioni, a cominciare dal fatto che soltanto uno su tutti i presenti ha storto il naso nettamente sul nome del dr. Demetrio De Luca quale probabile futuro candidato a sindaco di Sassano; facile capire chi fosse il sicuro dissenziente, ma gli altri, tutti gli altri non si sono rizelati e nessuno ha preso le distanze da quella dichiarazione forte ma assolutamente legittima (perché dichiarazione politica e non personale !!) almeno per chi l’ha pronunciata. Anche qui sbaglio, il pensatore non si rizela e non prende le distanze da un qualcosa che non ha mai neppure sussurrato. L’altro mio errore è costituito dal fatto che in quel gruppo non c’è un presidente e neppure un regista; tempo fa se ne era parlato ma poi la cosa fu lasciata cadere; la sua riproposizione è stata solo una mia ricostruzione fantasiosa per dare spessore e appetibilità al racconto. Ma va ribadito il concetto che tutto quello che è stato detto in quel piazzale è stato detto nel più classico linguaggio politico di carattere generale e non personale. Mi meraviglio, quindi, che il dr. Demetrio De Luca si sia scatenato su FB chiedendomi conto e ragione, facendomi quasi un terzo grado per paternità e maternità, passato-presente e mia appartenenza politica. Evidentemente cova delle frustrazioni intime che non possono far parte del linguaggio politico. Grazie ad un amico, sempre compreso nei liberi pensatori, ho avuto la copia dello scritto del dr. De Luca; difatti pur essendo titolare di una pagina FB non la visiono mai ed ho affidato alla redazione del mio giornale il compito di inserire qualche mio articolo per pubblicizzarlo su larga scala. Non riesco a capire la rabbia di De Luca contro di me, evidentemente la covava nel suo animo per motivi che assolutamente non conosco ed anche perché con Lui non ho mai avuto una frequentazione che possa giustificare una simile rabbia contorta e speciosa; forse è esplosa per altri motivi ben distanti dai cosiddetti liberi pensatori che mai e poi mai si sono sognati di paragonarsi a <<intellettuali belanti e striscianti>>. E ben distante anche da me che ho sempre apprezzato il suo spessore professionale e non ho mai denigrato quello politico; ho solo riportato una notizia vera e conclamata ( la forte dichiarazione di dissenso !!) e dunque la sua reazione da un lato quasi mi spaventa e dall’altro mi conforta perché noto che De Luca da tempo legge quello che scrivo. Evidentemente collido spesso con chi porta il cognome “De Luca”, da Salerno a Sassano, passando per Teggiano. Ricordo molti anni fa che un altro De Luca (allora assessore) mi accusò per iscritto su carta intestata del Comune di Sassano (abuso d’ufficio ?) di “fare sfoggio della mia abilità giornalistica quando ero in vacanza a Sassano”. Sarà, ma io sinceramente non credo di essere giornalisticamente né onnipresente e neppure talmente abile da farmi avversare da chicchessia. Certo è capitato qualche altra volta, e il dr. De Luca (l’ultimo della serie !!) ha ragione, sono stato avversato ma è accaduto dovunque, a Sassano come a Salerno; ed è accaduto soltanto perché oltre ad essere un libero pensatore ho il difetto di scrivere quello che penso; e questo, mi rendo conto, è un grosso problema. Faccio ammenda. Per quanto riguarda le richieste di carattere squisitamente personale che, mi meraviglio, interessano tanto il dr. De Luca devo precisare, avendo Egli torto, alcune cose fondamentali. Mio padre era ferroviere (fu uno dei primi soccorritori sotto la Galleria delle Armi di Balvano nel marzo del 1944 !!) e mia madre contadina-casalinga; sono arrivato la prima volta a Sassano esattamente il giorno 16 luglio 1968, in piena festa della Madonna del Carmine; quindi non trenta ma ben quarantasei anni fa; non ho mai preso né piede né cittadinanza in questa comunità che io e Demetrio sicuramente amiamo. Per quanto riguarda da che parte sto mi rendo conto che sarà molto difficile per De Luca capirlo, anche perché in tanti me lo chiedono: sto dalla parte del libero giornalismo, una specie sicuramente in via di estinzione. Per quanto attiene, inoltre, la mia appartenenza politica non ho mai rinnegato di essere nato socialista (leggevo Paese Sera fin dall’età di sette-otto anni !!) e di esserlo tuttora; di appartenere a quella sparuta pattuglia di persone che si sono inebriate al <<profumo delle idee socialiste>> rigettando drasticamente le deviazioni che anche nel PSI non sono mancate. Da due decenni non ho più una casa politica, purtroppo, ma non vado alla ricerca di una nuova; anni fa non mi proponevo neppure per la candidatura ad amministratore del condominio o alla carica di <<consigliere del Cral>> (così come “di recente” non mi sono proposto per l’ufficio stampa del Comune di Sassano, se è a questo che si riferisce il postulatore !!), figurarsi per le competizioni amministrative e/o politiche; dunque non ho mai fatto accordi normali e/o trasversali e neppure sotto banco. Anzi per l’esattezza è bene che De Luca sappia che “di recente” sono stato anche invitato a far parte di una commissione comunale (credo quella del PUC) per curarne gli aspetti comunicazionali, mi è stata offerta la cifra di duemila euro di compenso; ho rifiutato per rimanere sempre libero, altri non lo hanno fatto. Ma ci sarebbero anche altre storie da raccontare; ne faccio a meno, almeno in questo momento. Infine vorrei che il buon Demetrio De Luca mi credesse, quella mattina il suo nome soltanto per un attimo si affacciò nelle discussioni pseudo-politiche e non fu il <<convitato di pietra>> (come lui, forse, spera e adombra !!) di quella rispettabile assise; del resto se va a rileggere con calma quell’articolo lo capirà. Mi dispiace per lui ma andò proprio così. Comunque è giusto che porga i miei più sentiti e sinceri auguri al dr. De Luca nella sua battaglia politica di rinnovamento, di legalità e di giustizia. Una cosa che io perseguii nelle elezioni amministrative del dicembre del 1981 (quando fu eletto Gaetano Arenare e sconfitto per sempre Andrea De Laurentiis) e nella primavera del 2010 (quando fu eletto Tommaso Pellegrino che mandò a casa l’intera vecchia classe politica con una parte della quale si era schierato anche De Luca); nonostante gli anni sono stato sempre dalla parte del rinnovamento e mai del potere.