SALERNO – Venerdì 11 luglio scorso, ore 23.00, scendo dal treno Italo proveniente da Milano. Sono preoccupato per il parcheggio in quanto il treno ha viaggiato con tre minuti di ritardo (dico tre minuti !!); mi affretto e giungo nel parcheggio di Piazza Ferrovia esattamente alla ore 23.06; mi rilasso ed apro la mia autovettura che è la sola, in quel momento, rimasta nel parcheggio. Insieme ai miei compagni di viaggio incomincio a caricare le valige in macchina, siamo in sei e necessità un’altra autovettura. Uno dei compagni si allontana per andare al parcheggio del Grand Hotel e prelevare la sua per far ritorno in Piazza Ferrovia onde poter caricare le altre valige. In cinque rimaniamo intorno alla mia auto a discutere del viaggio, le portiere della macchina aperte, nel piazzale non c’è anima viva. All’improvviso arriva baldanzoso un “controllore” (che meglio non saprei descrivere !!), sono le ore 23.20, nonostante la nostra presenza come se niente fosse (quasi come se noi non esistessimo !!) si avvicina all’autovettura e sbircia. Io gli chiedo: “Scusi desidera qualcosa ?”; lui di rimando: “Siete in contravvenzione perché il parcheggio è scaduto alle ore 22.57”. Con pazienza certosina prelevo il bollino depositato sul cruscotto e gli spiego che siamo arrivati alla macchina alle ore 23.06, quindi nel tempo dei dieci minuti di tolleranza e che sostavamo ancora in piazza con l’auto aperta in attesa di un’altra autovettura e che, comunque, in piazza non c’era assolutamente alcuna altra autovettura. Ma lui insiste: “Voi fate come tutti gli altri, mettete 80 centesimi e lasciate l’autovettura in sosta per una giornata”. Non capisco, non so, leggo attentamente lo scontrino e noto che la mia autovettura (da mani buone !!) è stata parcheggiata alle ore 20.33 con bollino valido fino alle ore 22.57 e con pagamento di € 4,80; lo mostro al controllore ma insiste per la contravvenzione. Alla faccia del turismo e della città europea !! Mi stufo ed incomincio la mia predica improntata sulla “città europea falsamente sbandierata dal sindaco”; una frase che infastidisce visibilmente il controllore, probabilmente ha ragione sul fatto di aver chiamato in causa il sindaco assente, ma è stato più forte di me. Proprio in quel momento arriva un’autovettura del Comune con un vigile alla guida che dice: “Dai andiamo, non abbiamo tempo da perdere”; io allora ad alta voce insisto per essere multato; ma non c’è niente da fare; forse il vigile mi ha riconosciuto. La piazza è deserta, oltre a noi non c’è nessuno. Pochi minuti ancora ed arriva l’altra autovettura e ritorniamo tutti a casa. Solo il giorno dopo vengo a conoscenza che in Piazza Ferrovia, a causa di fraudolenti parcheggiatori, è davvero possibile parcheggiare per giornate intere solo con uno scontrino di 80 centesimi; mi spiego così l’insistenza del controllore di volermi multare anche se alla fine, dopo aver letto per bene lo scontrino, se n’è andato con le pive nel sacco. A questo punto, caro Vincenzo (il sindaco !!), se davvero vuoi risolvere i problemi di Piazza Ferrovia devi scoprire innanzitutto se c’è connivenza tra chi fa parcheggiare abusivamente e chi deve controllare; devi educare il personale in servizio e poi studiare la mia situazione e capire se devo essere multato o meno. Perché se ho sbagliato desidero essere multato; anche per dare il giusto esempio. Ripeto che quella sera eravamo in cinque intorno all’autovettura con le portiere aperte spalancate. Attendo notizie. Ah !! dimenticavo di scrivere che naturalmente ho gelosamente conservato lo scontrino del parcheggio, non si sa mai.
direttore: Aldo Bianchini