Da Segreterie sindacali
SALERNO – Dopo gli annunci di opere avanguardistiche, ancora una volta la burocrazia frena gli entusiasmi.
Infatti, in seguito alla sospensione parziale dei lavori relativi esclusivamente alle fasi di scavo delle Gallerie di Via Ligea e Via Cernicchiara emessa dall’Autorità Portuale di Salerno, la ditta subappaltatrice S.S.I Srl si è trovata, da un giorno all’altro, nell’impossibilità di impiegare 45 lavoratori su 51 totali tra operai ed impiegati già presenti sul cantiere.
Tale sospensione è dovuta alla mancanza di una autorizzazione che, come spesso capita, purtroppo, non si sa da chi e come debba essere emessa.
Pertanto le organizzazioni sindacali, nelle persone di Patrizia Spinelli, Feneal Uil, Giuseppe Vicinanza, Filca Cisl e Luigi Adinolfi, Fillea Cgil, in perfetta solitudine, insieme all’impresa subappaltatrice, hanno siglato ieri un verbale di accordo per azionare le procedure per usufruire degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge.
L’Autorità Portuale, infatti, sinora, non ha mai fornito chiarimenti né ha risposto alle numerose richieste di incontro avanzate dalle parti sociali in merito non solo allo specifico caso, ma anche per discutere delle tante problematiche presenti nel cantiere. L’impresa appaltatrice, Tecnis Spa, infatti, è sempre stata restia ad un dialogo collaborativo, facendo effettuare turni di lavoro massacranti, arrivati sino a 12 ore giornaliere. Tutto ciò a dispetto di un protocollo di intesa siglato ad apertura lavori che prevedeva la costituzione del quarto turno di lavoro. Anche questo ha determinato numerosi incidenti sul lavoro: un operaio ha perso le dita di una mano e qualcun altro è stato colpito da infarto.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che l’opera viene realizzata grazie all’utilizzo di fondi europei che, se non utilizzati entro il 2015, rischiano di essere persi.
Ecco perché le organizzazioni sindacali hanno già chiesto alla Prefettura un urgente incontro per far sì che non resti l’ennesima opera incompiuta, come purtroppo il territorio salernitano da troppo tempo è abituato.
questa vicenda dimostra che i diritti non ci sono più. rimane solo l’elemosina di una CIGS.