da Uff. Stampa cava5stelle
Abbiamo letto l’articolo giornalistico dove un consigliere dell’attuale amministrazione comunale, dopo aver elogiato i sanitari del Santa Maria Incoronata dell’Olmo, non perde l’occasione di ribadire il suo appello a non chiudere l’Ospedale. Abbiamo,poi, letto l’articolo, di un cittadino, dove si cita uno scritto, apparso sul giornale cittadino “IL PUNGOLO”, trentasette anni fa, e dove si affronta il problema dell’ospedale, già allora, minacciato di chiusura, e dove si evidenzia l’inettitudine dei politici e degli amministratori locali nel ricercare una soluzione definitiva. E’ strano. Sono passati oltre trent’anni e la situazione non è la stessa; è peggiorata. Non riusciamo a comprendere come si possa essere così, cocciutamente, indifferenti alla realtà dei fatti. “ L’OSPEDALE E’ CHIUSO” da quando la Regione Campania, con il famigerato “Decreto 49/2010”, lo ha posto a letti ZERO. Oggi funzioniamo in quanto sezione distaccata dell’ Ospedale dell’Azienda Universitaria di Salerno “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona. Riguardo gli elogi al personale, quelli del consigliere comunale appaiono essere pura retorica. Non ci sono mai stati dubbi sulla qualità del servizio prestato dagli operatori all’utenza. Il comportamento del personale in servizio all’Ospedale SS. Maria Incoronata dell’Olmo può essere definito, senza tema di essere smentiti, eroico. Ma vale la pena ricordare alcune cose. A marzo 2014, rappresentati dal Dott. Di Domenico (referente gruppo Sanità cava5stelle) abbiamo incontrato, con il Sindaco di Cava de’ Tirreni e i capi gruppo presenti in consiglio comunale, il nuovo Direttore Generale dell’A.O.U. di Salerno, dott. Viggiani, al quale è stato presentato e illustrato il nostro progetto, concretamente alternativo, di realizzazione di una “Piattaforma di Emergenza e Stabilizzazione”. Tale progetto prevede l’utilizzo della struttura ospedaliera già esistente, “adattando” i locali attualmente occupati dal Pronto Soccorso, Terapia intensiva, Reparto Operatorio, Laboratorio, locali sottostanti quest’ultimo, che verrebbero utilizzati dalla radiologia, ed il piano superiore il Pronto Soccorso, attualmente occupato dalla Cardiologia e dalla Radiologia. Questo piano potrebbe essere modificato per ricevere le unità U.T.I.C. (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) già presenti nel nostro Ospedale e, dopo le opportune modifiche, i posti letto per i pazienti, medici o chirurgici, da stabilizzare prima dell’eventuale trasferimento in un altro Nosocomio del territorio. Tutti gli altri presenti alla riunione, il consigliere comunale incluso, hanno invece pensato bene di ripetere le solite, inutili litanie, pregne di retorica e demagogia, con il compiacimento generale ed ispirate al più bieco … “ma come siamo buoni e bravi”. La risposta del dott. Viggiani fu, per noi e solo per noi, raggelante. In poche parole, il D.G. affermò che il suo compito principale era di risolvere le problematiche attuali di budget e non la programmazione a lungo termine. Come dire che in trent’anni tutto è cambiato ma nulla è cambiato.