Ancora stragi e ancora silenzi

da Sel di Pontecagnano

l’11 luglio di 19 anni fa ebbe inizio il massacro di Srebrenica: un genocidio che ha visto 10.000 civili musulmani serbo-bosniaci trucidati e buttati nelle fosse comuni, e circa 15.000 tra sfollati e rifugiati. Gli anni passano inutilmente ed invece di ricordare queste vittime i giornali e i telegiornali ci raccontano continuamente una storia simile che sta avvenendo in altri luoghi (Siria, Ucraina, Iraq, Palestina, ecc…) ma con lo stesso denominatore comune: le vittime sono le stesse, i civili.

 

I recenti massacri in corso nella striscia di Gaza ci parlano di 90 morti e 600 feriti (molti sono bambini martoriati!) ed un numero ormai imprecisato di sfollati, anche in questo caso quasi tutti civili. Negli ultimi 10 anni in medio-oriente hanno perso la vita circa 7000 palestinesi ed un migliaio di israeliani: un genocidio ed uno stillicidio in contemporanea.

 

Ora, come 19 anni fa, le domande che ci poniamo sono: dov’è l’ONU?  dov’è la politica Europea per la PACE?

C’è bisogno di un’Europa che non può esistere solo in funzione del fiscal compact e delle questioni economiche e finanziarie, ma deve aprire gli occhi ed essere attiva e partecipe per fermare il più presto possibile le guerre, le rivoluzioni e le violenze che ci circondano.

 

La sensazione che si percepisce è che queste situazioni interessino poco o nulla, o che forse, molto più semplicemente, la vendita di armi e il possesso delle materie prime sia un business troppo importante per molti e che faccia girare l’economia  più di quanto la nostra immaginazione possa pensare.

 

Sarebbe un atto di grande valore politico e umano se tutte le amministrazioni locali italiane inviassero un appello alla Presidenza della Commissione Europea per sollecitare con forza e determinazione un “intervento per la pace e la convivenza dei popoli”.

 

Se, poi, questa iniziativa partisse dal Comune di Pontecagnano sarebbe qualcosa di nobile ed importante e capace di rappresentare all’intera Italia la grande sensibilità dei cittadini di Pontecagnano Faiano per favorire la convivenza civile dei popoli e la pace dell’umanità.

 

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