Da uff. stampa MTN
L’Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni (Sa) condanna fermamente il comportamento degli “Sbandieratori e Musici Città Regia” e degli
“Sbandieratori e Musici Torri Metelliane”, che hanno pesantemente disturbato lo svolgimento
della 40ª edizione della “Disfida dei Trombonieri”, tenutasi domenica 6 luglio allo stadio
“Simonetta Lamberti”. «Una protesta ingiustificata e priva di fondamento, basata su una pretesa campata in aria», afferma il Presidente dell’ATSC, Paolo Apicella, che preannuncia il ricorso
alle vie legali nei confronti dei “contestatori”. Sott’accusa anche l’Amministrazione comunale
«L’Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni condanna fermamente il comportamento di quanti hanno tentato, riuscendovi fortunatamente solo in parte, di compromettere il regolare svolgimento della “Disfida dei Trombonieri” 2014»: così inizia il duro atto d’accusa di Paolo Apicella, Presidente dell’ATSC di Cava de’ Tirreni (Sa), in merito ai fatti che hanno caratterizzato le fasi iniziali della 40ª edizione della “Disfida dei Trombonieri”, svoltasi domenica 6 luglio allo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni e vinta dal Casale “Sant’Anna”.
Nel mirino in particolare gli “Sbandieratori e Musici Città Regia”, presieduti da Antonella Palumbo, e gli “Sbandieratori e Musici Torri Metelliane”, presieduti da Dino Di Marino, che hanno inscenato un’azione di protesta nei confronti dell’ATSC, occupando fin dal primo pomeriggio alcuni settori “riservati” della Tribuna Centrale del “Simonetta Lamberti” e disturbando con ininterrotti squilli di chiarine e rulli di tamburi le esibizioni in programma per la “Disfida dei Trombonieri”.
«Una protesta del tutto ingiustificata e priva di fondamento – attacca il Presidente Apicella – che sarebbe stata originata dalla loro mancata partecipazione o comunque presenza alla “Disfida dei Trombonieri”. Una pretesa assolutamente campata in aria, ben sapendo i diretti interessati che da Statuto dell’ATSC possono partecipare all’evento solo i sodalizi associati, e fondata a loro dire su un presunto assenso espresso dal Sindaco Marco Galdi, che ha invece ripetutamente manifestato loro che l’unico interlocutore in merito non poteva che essere l’ATSC, alla quale non è giunta alcuna richiesta in tal senso da parte dei “contestatori”».
Un clima di forte tensione nel contesto di quella che dovrebbe essere una grande festa per la città. Il ritardo di oltre un’ora e mezza per l’inizio della manifestazione. Un quadro poco edificante dell’universo folkloristico metelliano offerto ai numerosi “ospiti” non cavesi presenti allo stadio. Ma non solo. «Se non bastasse tutto ciò per condannare chi ha tenuto tale comportamento – afferma Paolo Apicella – va aggiunto, ed è sicuramente uno degli aspetti più gravi, che tale protesta, il conseguente clima di nervosismo e soprattutto l’occupazione di numerosi posti “riservati” e ad invito della Tribuna Numerata dello stadio ci hanno costretto a “dirottare” sulla pista alcuni bambini della sezione cavese dell’“Associazione Sindrome Down”, presieduta da Rosa Consalvo. A loro in particolare ed a tutti gli “ospiti” presenti vanno le nostre scuse in qualità di organizzatori… non di responsabili».
Una vicenda destinata a non finire qui. «Per tutto quanto detto, per il grave comportamento tenuto, per i forti disagi arrecati e per il notevole danno di immagine cagionato ad una manifestazione storica come la “Disfida dei Trombonieri”, giunta alla sua 40ª edizione, mi riservo di adire le vie legali a nome e tutela dell’ATSC», annuncia il Presidente Apicella.
Non certo esente da colpe l’Amministrazione comunale. «Tale deprecabile scenario, con la preannunciata azione di protesta, era stato segnalato alle autorità competenti già nella giornata di sabato, ma solo alle ore 19.00 di domenica gli esponenti dell’Amministrazione comunale hanno cercato di “mediare” una situazione sfuggita ormai di mano. Mi chiedo inoltre – si interroga Paolo Apicella – come mai i cancelli della Tribuna siano stati aperti già alle ore 17.00 in assenza del personale comunale deputato a fare da “filtro” per l’accesso ai settori riservati e la cui mancata presenza all’apertura delle porte ha, invece, consentito ai “contestatori” di occupare i suddetti posti riservati».
Non tutto è filato liscio, in realtà, anche sabato 5 luglio in occasione del Corteo Storico. A rimarcare lo scarso coordinamento tra i soggetti e/o gli Enti coinvolti nell’organizzazione della III “Settimana Rinascimentale” è sempre il Presidente dell’ATSC: «All’ultimo momento è stato modificato il percorso di andata del Corteo, con i vari Casali Trombonieri che all’uscita da Piazza Duomo sono stati costretti a raggiungere Piazza San Francesco non da Corso Umberto I, come programmato, ma da Via Biblioteca Avallone e Via XXIV Maggio, restando in balìa del traffico automobilistico non disciplinato. Non possiamo più accettare che determinate figure della macchina comunale, con dirette responsabilità nell’organizzazione e nella gestione dell’evento, non riescano a coordinarsi al meglio in queste occasioni. Siamo davvero poco soddisfatti del trattamento che ci viene riservato dalle Istituzioni. Il Sindaco Galdi si è sempre mostrato molto vicino all’universo folkloristico, ma alla fine paga personalmente ed in termini di immagine l’inefficienza delle persone che lo circondano».