LE ACCUSE ALLA SANTA SEDE del SURVIVORS NETWORK OF THOSE ABUSED BY PRIESTS.

Anna Augusto

Gli esperti bollano l’iniziativa dichiarando che è soltanto un tentativo di clamore mediatico,per mettere in cattiva luce la Chiesa Cattolica,e che l’accusa è infondata visti i numerosi provvedimenti sollecitati e firmati da Benedetto XVI. Il giurista Sabino Cassese dice che il problema non si pone perchè la Santa Sede non è soggetta alla competenza della Corte penale. Il professore Vladimiro Zagrebelsky, ha addirittura affermato che l’iniziativa è un boomerang per chi crede di poter usare la via giudiziaria allo scopo di ottenere l’accertamento di una verità assoluta e a tutto campo. Purtroppo, qualsiasi difesa da parte di  esperti e vari vescovi e preti, non cambia la realtà. Gli abusi ci sono stati e ci sono, sono documentati ed ammessi dalla stessa Chiesa. Invece di giustificarsi si diano da fare. Il pensiero di tanti è che la gran parte del Clero sia omosessuale e che si copra a vicenda. E’ una conclusione triste, ma abbastanza reale.

 

 

 

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