Da Angela Caso
E’ stato pubblicato dieci giorni fa e non ancora presentato ufficialmente il libro scritto a quattro mani dedicato ad una delle più belle città del mondo. “Napoli nel cuore” scritto dalla coppia Piccolo- Nappa, vede il punto di vista di Tina Piccolo, poetessa che vanta oltre quarant’anni di carriera artistica definita da Accademie e Associazioni “Ambasciatrice della Poesia Italiana nel Mondo” e di Giuseppe Nappa, conduttore di eventi artistici, culturali, televisivi e giornalista pubblicista. Un libro che parla della tanto osannata ma anche bistrattata Napoli, attraverso le più belle poesie in lingua napoletana della Piccolo oltre che una raccolte di foto. Edito da Graficaelettronica, nella collana Autorinediti, il testo viene definito dagli stessi autori in primis come “un romanzo, un viaggio attraverso i sentimenti di Napoli e dei Napoletani. Una Napoli che tutti sogniamo e portiamo nel cuore. La città più bella del mondo. Napoli vista dagli occhi della poesia, dell’amore, della canzone e della tradizione”.La foto di copertina è del fotografo Ciro Amalfitano mentre la prefazione è del caporedattore della sezione Spettacoli del quotidiano “Il Roma”, Diego Paura. Tantissimi i personaggi dello spettacolo, dell’arte, della cultura e del giornalismo che hanno redatto un loro pensiero su Napoli e sui due autori, oltre ad un monologo straordinario che la Piccolo e Nappa hanno voluto all’interno del loro libro, firmato Giuseppe Cossentino, intitolato “La Caffettiera Napoletana”. La caffettiera, simbolo strettamente correlato alla tradizione del popolo partenopeo, elemento essenziale in un libro che tratta di Napoli, delle sue bellezze,usi e costumi. Un lavoro di mesi dei due autori per mettere su un “Un libro di tutti i napoletani e che decanta la città di Napoli” -affermano Tina Piccolo e Giuseppe Nappa- “un libro nato con amore per l’amore della proprio terra. Una sinergia unica creata tra i due autori emozionandosi e mettendo al posto giusto ogni minimo particolare. E quando i progetti nascono con amore e per amore sono una degna consacrazione per una città amata ma allo stesso tempo martoriata”
