Maddalena Mascolo
CAVA de’ TIRRENI – “”E voi ci credete che nessuno sapeva niente dell’esistenza di questo bunker bellico ?””, questa la domanda-risposta che un cittadino comune di Cava de’ Tirreni mi rivolge a freddo mentre sto osservando e fotografando l’enorme bunker bellico (una sorta di rifugio contro i bombardamenti) che si allunga per qualche decina di metri sotto la pavimentazione di Piazza Abbro sulla quale erano in fase esecutiva i lavori per la creazione della famosa o famigerata scacchiera. La parte superiore del lungo tunnel, a guardare bene, si trova a pochi centimetri dalla superficie esterna della piazza, impossibile, quindi, che nessuno abbia mai saputo nulla dell’esistenza di quel pesante e grosso manufatto in cemento armato. Neppure la Soprintendenza ne sapeva nulla, questo è certo, perché ha disposto il fermo dei lavori per l’effettuazione di alcuni accertamenti diretti ad identificare e catalogare il bunker (altro da scoprire non c’è !!). Mi sorprende anche questa notizia, cioè che la Soprintendenza non ne sapesse nulla, segno questo che per tutti gli altri lavori fatti sulla piazza o nessuno ha mai chiesto le necessarie autorizzazioni paesaggistiche o nessuno ha segnalato alla Soprintendenza l’esistenza del manufatto. In caso contrario mi stupirei moltissimo di trovarmi di fronte due Soprintendenze diverse, una che opera a Salerno in maniera superficiale favorendo il silenzio-assenso per un’opera colossale ed a cielo aperto come il Crescent, l’altra che opera a Cava de’ Tirreni in maniera accorta che blocca un lavoro per la presenza di una struttura cementizia che anche un bambino cataloga e destina tra quelle relative alla seconda guerra mondiale e che comunque è sottoterra. Ma vedremo come andrà a finire. Dal Comune si dicono (almeno così pare) sorpresi di quella esistenza che nessuno conosceva perfettamente, al di là dei racconti anche favoleggianti e mistificanti di qualche anziano cittadino. Rimane, comunque, il grosso dubbio sui precedenti lavori eseguiti sul piano stradale della piazza; possibile che nessuno si sia mai accorto della presenza del bunker. Se una circostanza del genere fosse vera, sarebbe come dire che l’ufficio tecnico comunale ha eseguito o semplicemente autorizzato su quel sito decine di lavori senza rendersi mai conto di cosa fosse nascosto, pochi centimetri sotto terra, proprio dinanzi ai suoi uffici. Una cosa assolutamente inverosimile, una cosa che sembra ora avere spiazzato tutti, sindaco compreso che non sa quale soluzione dare all’improvvisa scoperta. Tutto questo non è credibile e per questa ragione sarebbe necessario adottare alcuni provvedimenti, quantomeno di censura, a carico dell’ufficio tecnico comunale che non conosce lo stato dell’arte dei luoghi e dei siti su cui è chiamato a vigilare, a progettare e ad eseguire lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.