Accompagna i risvegli, le pause lavorative, è un piacevole modo per ritrovarsi con un
amico o da bere a tarda serata quando ci aspetta una notte di lavoro, e, anche se può
causare dipendenza e dare problemi fisici la maggior parte delle persone non
cominciano la giornata senza una tazza della bevanda molto conosciuta e amata “il
caffè”: nero bollente, come canta una nota canzone.
Gli intenditori lo preferiscono “puro”, senza zucchero ne tanto meno dolcificanti, ma
poi c’è chi lo beve in mille modi diversi: con latte (non sapendo, però, che così
diventa una bevanda molto difficile da digerire) nel migliore dei casi oppure diventa
solo un ingrediente, magari il principale, di svariate e caloriche preparazioni che
troviamo al bar, come la crema di caffè, il caffè alla nocciola, con panna, con crema
gianduia ecc.
Il caffè è ottenuto dalla torrefazione e macinazione dei semi di alcune specie di
piccoli alberi tropicali appartenenti alla famiglia chiamata Coffea, di tale pianta sono
state identificate più di 100 specie ma le più conosciute sono l’arabica e la robusta.
In questa bevanda gustosa la caffeina è il composto principale, esso è un alcaloide
naturale con azione farmacologica, la si trova anche nel cacao e nella coca cola. Per i
suoi importanti e numerosi ruoli troviamo la sostanza principe del caffè in alcune
preparazioni di erboristeria, come ad esempio in creme anticellulite per uso topico, e,
in composizioni drenanti per il suo effetto positivo sulla ritenzione idrica.
La caffeina è uno stimolante della funzionalità cerebrale e cardiotonica, ha un’azione
anche sulla secrezione gastrica contribuendo alla digestione e alla regolarità
intestinale, però, a digiuno o quando la dose è eccessiva, può causare bruciori, acidità
di stomaco, reflusso gastroesofageo. Facile fare esperienza di un azione del caffè in
situazioni di fatica, rendendo più sopportabile lo sforzo fisico e donandoci una
sferzata di energia, inoltre, ha anche un ruolo nel ridurre l’appetito nonchè
termogenico: aumenta il consumo di energia che l’organismo impiega per
metabolizzare il cibo ingerito, ciò non fa altro che favorire il dimagrimento, cosa che
però viene annullata se il caffè viene gustato eccessivamente zuccherato o con
aggiunta di creme o panna.
Oltre alla caffeina nel caffè troviamo altre sostanze importanti, i polifenoli, con
azione antiossidante quindi importanti nella prevenzione di numerose malattie come
quelle cardiovascolari e anche di alcuni tumori.
La dose giusta di caffè giornaliera è di circa 3-4 tazze al giorno, che è preferibile
azzerare, o ridurre ad una sola, durante il periodo di gravidanza, anche perchè vicino
a tutti gli effetti positivi esso interferisce con l’assorbimento di ferro e calcio, inoltre
la caffeina causa assuefazione e diversi disturbi fisici come nervosismo, irritabilità,
agitazione, insonnia, mal di testa e palpitazioni cardiache.
Tutto ciò è abbastanza individuale per cui è importante trovare la quantità giusta di
caffeina che il nostro organismo riesce a sopportare mantenendosi comunque nelle
quantità indicate, se, poi, vogliamo gustare altro caffè per evitare spiacevoli
inconventienti scegliamo il decaffeinato facendo attenzione che sia stato preparato
con acqua e non con solventi chimici.