Ed alla fine parlò anche il capo-gruppo PD della Provincia di Salerno Nino Savastano
Salerno – Tanto tuonò che piovve, ed alla fine ha parlato anche il gruppo PD della Provincia di Salerno. Con un comunicato ufficiale del 9 settembre 2011 il capo-gruppo Nino Savastano ha stigmatizzato la posizione del partito rispetto all’eventualità della soppressione dell’Ente Provincia come da Disegno di Legge Costituzionale approvato dal Consiglio dei Ministri. Savastano dichiara testualmente: “”La decisione del Governo, inserita nell’ultima manovra finanziaria , come peraltro dimostrano le esitazioni e le incertezze al riguardo, è tardiva ed appare essere più dettata dalle indicazioni dell’Unione Europea e della Banca Centrale Europea, piuttosto che dalla convinzione di riorganizzare l’assetto degli enti locali e ridurre in maniera strutturale la spesa pubblica nel nostro Paese. Meglio tardi che mai! Il nostro sistema di governo dei territori istituzionale può fare benissimo a meno delle Province perché, come dimostra l’esperienza di questi decenni, esse rappresentano un costoso duplicato di funzioni e servizi che invece potrebbero essere delegate ai Comuni Capoluogo ovvero alle Unioni di Comuni”. Non c’è che dire, bisogna complimentarsi con Nino Savastano per la bella lezione di riformismo che ci ha impartito attraverso il comunicato. Insomma il capo-gruppo mentre scopre l’acqua calda cerca, però di tirare l’acqua al suo mulino, cioè al mulino di De Luca. Afferma, difatti che “Sono i Comuni e ancor più i Capoluoghi di provincia, difatti, per la loro storia, per la prossimità ai bisogni ed agli interessi delle collettività locali e per struttura amministrativa e capacità di governo del territorio, più in grado di assolvere quelle funzioni e quei servizi, peraltro, residuali che il nostro Ordinamento oggi assegna alle Province. La delega di funzioni e servizi e naturalmente l’assegnazione delle necessarie risorse finanziarie ai Capoluoghi ovvero alle Unioni Comunali, oltre che realizzare rilevanti risparmi di spesa, eviterebbe inutili sovrapposizioni e conflitti istituzionali, che inevitabilmente rallentano e rendono farraginose le decisioni di governo”. Probabilmente, ma questo è un mio personalissimo pensiero, Savastano avrebbe fatto meglio a stare zitto, almeno per due motivi. Lui sa benissimo che le province non saranno abolite nel medio termine e sa anche che alle prossime provinciali la vittoria del centro destra non è affatto scontata.