di Maria Luisa Perrone
Come ogni giorno spunterà il sole,
ha dormito, non disturbato dalle nostre parole.
Ce ne siamo dette abbastanza
e sono tutte, ancora, rinchiuse in questa stanza.
Quando è finita la mia pazienza?
Quando è cominciato il tuo delirio di onnipotenza.
Quando hai scritto leggi, incise su tavole
e hai finito col non farmi credere più alle favole.
Le tue parole mi hanno riempito la testa
e ognuna sulla mia pelle ancora resta.
Questa notte mi è servita per capire
che l’ultima parola deve essere “fine”.
Adesso tutte le nostre parole
son destinate a rimanere sole,
a sparire, a cancellarsi,
a non avere appigli a cui aggrapparsi.
Non ci saranno più notti dedicate a noi,
solo un prima, senza un poi.
Quant’è bella questa aurora,
vorrei vederla con te un’ultima volta ancora.
Mentre c’è un giorno che sta nascendo,
c’è il nostro giorno che sta finendo.
Non rovinare tutto facendo l’ironico,
ti renderai ancora più patetico.
Mi fermi in un abbraccio
e da qui capisco che non abbiamo coraggio
che mentre, pian piano, l’aurora scompare con la sua scia,
facciamo fatica a lasciarci andare via.
direttore: Aldo Bianchini