Aldo Bianchini
SALERNO – Sto seguendo attentamente la cronaca delle notizie che, in misura molto ridotta, filtrano dalle maglie dell’inchiesta giudiziaria sul presunto falso tesseramento 2012 del PD, inchiesta affidata alle esperti mani del pm Vincenzo Montemurro della Procura Antimafia di Salerno. Ho letto di <<metodi mafiosi ai seggi PD>> e di probabili <<sequestri di elenchi di assunzioni a Salerno Energia e Salerno Pulita>>, due elementi fondamentali nella strategia investigativa di Montemurro. In pratica, secondo il PM, soltanto se si riesce a dimostrare una connessione tra <<metodo mafioso ai seggi>> e le <<assunzioni nelle partecipate>> si può passare ad ipotizzare il famigerato <<voto di scambio>> e, quindi, si può concretizzare l’inchiesta con avvisi di garanzia ed arresti. Un metodo investigativo che, a mio avviso, non consente di arrivare al cuore del problema o un metodo investigativo serio ed inattaccabile ? Non so dare una risposta esaustiva. Se dovessi fermarmi a giudicare soltanto dall’esterno dovrei, da giornalista che ha seguito la cronaca giudiziaria dell’ultimo trentennio, dire che è proprio in questo “discutibile” (tra virgolette) diverso modo di investigare che è ravvisabile il cosiddetto <<doppio binario>> delle inchieste che denotano non soltanto l’azione della Procura salernitana ma in genere di tutte le Procure quando si tratta di attivare provvedimenti giudiziari a destra o a sinistra del panorama politico italiano e locale. Difatti l’azione dell’antimafia di Salerno nel voler perseguire a tutti i costi la pista del metodo mafioso ai seggi e delle assunzioni nelle partecipate potrebbe portare sicuramente ad un processo contro pochi e ben individuabili responsabili e conseguentemente al nulla di fatto contro il PD nel caso che dagli elenchi delle assunzioni o delle convenzioni della partecipate non risultasse nulla, come di fatto a mio giudizio non risulterà. Ben altra cosa accade per la destra (quella che fa capo ai personaggi del defunto PdL), lì subito si avvisa e si convoca in Procura tra lo sconforto degli interessati e le suggestioni comunicazionali dei giornalisti sempre affamati di notizie, vere o false che siano. Ultimo esempio in ordine di tempo quello relativo al direttore generale della ASL Antonio Squillante che si è ritrovato proiettato in una tempesta senza capo né coda. Mi sembra di assistere allo stesso problema che viene affrontato con due metodologie diverse; da una parte in presenza di tessere in bianco e di altri documenti si va alla ricerca di un improbabile voto di scambio per avvisare e convocare; dall’altra in assenza di tessere e di altri documenti si ipotizza subito il voto di scambio, spesso basato sul nulla, e si avvisa e si convoca in maniera devastante. Ma è bene essere più chiari. Basarsi soltanto sulle dichiarazioni, ancorchè interessanti, dell’on. Guglielmo Vaccaro, è quasi come interessarsi ad una battaglia intestina del PD con le due fazioni (De Luca – Vaccaro) contrapposte che da anni si danno battaglia a colpi di sceneggiate e di denunce più o meno formate e colorite; e questo interesse alle beghe interne di un partito non ha mai portato a niente di costruttivo. Perché sullo sfondo rimane, comunque, il problema principale che è e resta il <<presunto falso tesseramento>> così come le presunte false primarie e parlamentarie del 2012, come il tesseramento del 2013. Insomma se da un lato il padrone assoluto del partito (il PD, ndr !!) sembra essere Vincenzo De Luca (e non altri !!), dall’altro l’on. Guglielmo Vaccaro non gli è da meno e che, per quello che può, gestisce con eguali sistemi la minoranza del partito. Dunque la verità, cosi investigando, rischia seriamente di allontanarsi. Fermo restando che io faccio soltanto il giornalista e che gli investigatori sono il pm Vincenzo Montemurro, il capitano dei carabinieri Marco Beraldo, il maresciallo Fierro ed altri, avendo appreso che in questa settimana è stata convocata in Procura la senatrice Angelica Saggese per essere sentita come persona informata sui fatti, vorrei dare anche io il mio contributo alle indagini ricordando a tutti qualche passaggio importante. All’epoca delle <<parlamentarie 2012>>, quelle che portarono alla scelta dell’ordine dei posti in lista come candidati, accaddero cose indescrivibili che fecero salire alla ribalta provinciale e proiettarono direttamente in Parlamento le due outsider Angelica Saggese (Senato) e Sabrina Capozzolo (Camera Deputati) nelle elezioni del febbraio 2013 in danno di Alfonso Andria, Antonio Cuomo (parlamentari uscenti) e, per assurdo, in danno dello stesso Vaccaro che fu costretto a rifugiarsi nel collegio Campania/1 per essere rieletto in Parlamento. Ebbene, a mio avviso, un’indagine seriamente esaustiva dovrebbe prevedere la convocazione in procura innanzitutto dei due grandi esclusi Andria e Cuomo per cercare di saperne di più. Si potrebbe così scoprire cosa è accaduto sia nei seggi di Eboli che in quelli di Agropoli e di cui ha prove documentali certamente il sen. Andria. Ad Eboli dovettero intervenire addirittura i Carabinieri che verbalizzarono i <<presunti brogli>> trasmettendo gli esiti versomilmente in Procura. Ad Agropoli, come da prove documentali, avrebbe votato addirittura una donna che si trovava ricoverata a Napoli in rianimazione e che passò a miglior vita sempre a Napoli esattamente il giorno dopo le parlamentarie; basta acquisire la cartella clinica per scoprire il broglio elettorale. E mentre riscrivo queste cose mi chiedo: <<Se questo non è voto di scambio che cos’è ?>>. L’occasione per fare davvero pulizia in tutti i sensi ed in tutte le direzioni la procura Antimafia di Salerno ce l’ha bella e pronta nelle sue mani ed ha anche vari nomi e cognomi: Angelica Saggese, Sabrina Capozzolo, Alfonso Andria, Antonio Cuomo ed anche Donato Pica che in quelle parlamentarie si fece in quattro (almeno nei seggi elettorali del Vallo di Diano) per portare voti al suo riferimento politico che in quel momento si chiamava Guglielmo Vaccaro. Ma dal Vallo di Diano, amici lettori, potrebbe venire la sorpresa più grossa; ci sono già state tre verbalizzazioni per due <<persone informate sui fatti>>; piste investigative importanti che la Procura stenta a voler seguire. Ma di questo avremo tempo e luogo per parlarne.
il PD è un non partito. Molto piiù simile al suo omologo americano da cui ha preso ispirazione tutto basato sulle lobby interne ed esterne è chi ha forza economica vince. Per cui sono barzellette trovare la connessione (metodo mafioso) tra il voto ai seggi del PD è assunzioni nelle partecipate.di salerno. In provincia di salerno si può essere deluchiani e non deluchiani e basta.la Politica bhe quella viene dopo….