PALERMO – PIP ovvero “Piano inserimento professionale”, progetto nato nel lontano 1999 in cui si dava vita ad un enorme carrozzone di precariato, un esercito inizialmente di ex detenuti, estendendosi poi ai “soggetti svantaggiati”: tossicodipendenti e disagiati, ex alcolisti, impiegati in vigilanza e assistenza nelle scuole e in lavori di manutenzione delle infrastrutture pubbliche.
Ma in realtà la diatriba fra Regione e Comune è solo per 370 lavoratori non avviati al lavoro, ma pagati oggi dalla Regione con un sussidio regionale, polemica nata per la decisione disposta da Crocetta affinché questi lavoratori venissero impiegati nelle amministrazioni comunali. Orlando polemizza perché avrebbe appreso questa decisione da un giornalista il quale lo avrebbe messo al corrente della decisione di Crocetta. Facendo un passo indietro nella storia dei Pip, questi nascono da un progetto comunale ma sono finanziati dalla Regione, nel 2010 infatti la decisione del Presidente Regionale di allora, ovvero il sig. Lombardo fece confluire questi lavoratori alle casse regionali, che nel frattempo dagli iniziali 700 erano diventati una cifra esagerata, 3516 precari. I PIP sono lo scandalo di Palermo, la nostra vergogna, io sono cresciuta con la mentalità che il lavoro a Palermo fosse fornito solo da queste condizioni sociali, e oggi in realtà ci ritroviamo gente impegnata in ruoli lavorativi senza qualità e competenze attia rivestire ruoli spesso a loro inappropriati. Impiegati tra dipartimenti ed enti regionali, ospedali, uffici giudiziari, on-lus, scuole e perfino parrocchie. Durante l’ultima finanziaria, però, il Presidente attuale della Regione, Crocetta, di fatto fa licenziare i dipendenti della società Trinacria voluta nel 2010 dal Presidente della Regione di allora Lombardo, riservando loro un sussidio di 800 euro.
Sempre durante l’amministrazione Crocetta, grazie a una norma inserita dai grillini nell’ultima Finanziaria, l’Ars ha stabilito che il sussidio non può essere erogato a chi possiede un reddito complessivo superiore ai 21 mila euro, così saranno notificati i primi provvedimenti di revoca del sussidio a 85 lavoratori, i quali avrebbero usufruito del sussidio attraverso una semplice autocertificazione. Una situazione che prende di mira anche il dirigente generale del Dipartimento della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, la quale avrebbe deciso, contravvenendo a quanto pare a decisioni precedenti, che le 800 euro mensili sarebbero state da considerare al lordo del reddito… insomma la vicenda si complica sempre più, una maglia infinita dalla quale risulta difficile sciogliere i nodi… troppi interessi nel passato hanno compromesso l’offerta lavorativa e i finti poveri dei Pip oggi non avranno le porte aperte da parte del sindaco Orlando. La polemica così sembra non avere fine.