Da Girolamo De Lucia (cons. PMI Campania)
Nei nostri territori, oltre la ben nota piaga della criminalità organizzata, incide fortemente la corruzione e l’illegalità nella gestione quotidiana della Pubblica Amministrazione.
Per l’esperienza diretta fatta fino a pochi mesi fa, in qualità di amministratore delegato della mia azienda, ho potuto sperimentare lavorando in altre Regioni d’Italia, che una forte compressione delle lungaggini, complicazioni e difficoltà burocratiche interposte sistematicamente al fine di creare manovre speculative e tangentizie, può avvenire attraverso l’espletamento di gare digitali.
Tale sistema, infatti, elimina di fatto il peso specifico che le varie commissioni esaminatrici attuano a favore di questa o di quell’azienda partecipante all’appalto.
Il sistema delle gare digitali pubbliche sul web con chiare attribuzioni di punteggi per offerta tecnica ed economica è un sistema certamente più pratico, assolutamente più veloce ed indubbiamente più trasparente.
I tempi di esecuzione degli appalti sono certi e rapidi e nessuna influenza, in presenza di un capitolato chiaro e preciso, può essere espletata da chicchessia.
Auspico, quindi, che anche nei nostri territori si possa applicare la metodologia dell’appalto in forma digitale che sarebbe indubbiamente un grosso passo avanti a favore della legalità, della trasparenza e dell’efficienza.
Un secondo punto che va assolutamente evidenziato è il convincimento esistente in ogni grado delle Pubbliche Istituzioni di trovarsi in una “zona franca” dove le leggi che regolano i comportamenti professionali e l’applicazione delle norme siano una sorta di optional voluttuario ed occasionale.
Il senso di impunità che muove il pubblico funzionario è a dir poco sconcertante.
Ad esempio: tempi infiniti per la certificazione del credito (le leggi vigenti prevedono 30 giorni); scorretta applicazione delle leggi che regolano le verifiche da effettuarsi ai fini fiscali; continui abusi di potere ed omissioni in atti d’ufficio; vere e proprie truffe circa i tempi di pagamento anche in barba alle leggi europee; emissione di atti amministrativi completamente anticostituzionali e fuori legge con decorrenza immediata, anche se poi verranno aboliti dopo anni di attesa per incostituzionalità.
L’elenco potrebbe essere lunghissimo, ma basta solo ricordare che la Comunità Europea ha sanzionato ripetutamente i comportamenti della P. A. italiana.
Ma la legge è uguale per tutti?
Paradossalmente ci troviamo di fronte ad una situazione per cui sembrerebbe che gli organi di polizia giudiziaria guardino con un solo occhio e sempre e soltanto in direzione dei cittadini e delle aziende.
Quali sono i controlli effettuati dagli organi competenti circa la corretta applicazione delle norme all’interno della P. A.?
La creazione di numeri telefonici che permettano, in modo circostanziato, la segnalazione di abusi e di inefficienze per il cittadino e per le imprese, potrebbe ad esempio avere una sicura utilità a favore della legalità e del corretto funzionamento delle P. A.
Altro drammatico problema è quello della doppia velocità della giustizia, che se riguarda i “diritti” dello Stato viaggia a velocità impressionante attraverso strumenti di esazione, com’è noto, cinici, senza scrupoli e spesso con veri e propri abusi mentre quando riguarda il cittadino o le imprese i tempi diventano biblici ed i diritti divengono incerti ed aleatori.
Tutto ciò rende frustrante ed in qualche caso angosciante fare impresa. Si ha la certezza dei propri doveri, ma per i propri diritti ci si deve affidare alla fortuna.
Quale credibilità può avere lo Stato centrale e periferico se, come sembra, i cittadini e le imprese sono soltanto limoni da spremere?
La nostra Associazione, che consta di 850 associati, vuole un confronto su questi temi, apre un dibattito su queste questioni. Siamo pronti a confrontarci nelle sedi istituzionali preposte su questi argomenti con la speranza che i più responsabili titolari delle Istituzioni sappiano cogliere queste sperequazioni e si impegnino a trasformare radicalmente lo stato dei fatti favorendo la rinascita ed il rilancio delle P.M.I. a favore di quella ripresa che tutti auspichiamo nell’interesse delle famiglie che compongono le nostre imprese e della società tutta.