Maria Chiara Rizzo
Ieri Facebook ha compiuto 10 anni e a fare gli auguri a questo rivoluzionario social network sono i protagonisti della “primavera araba”, che ad esso, diventato sinonimo di rivoluzione, devono molto per il suo ruolo fondamentale nella diffusione capillare di informazioni e ideali. Internet, con i suoi mezzi, è diventato un media importante nella quotidianità del mondo arabo e, nonostante le censure ancora esistenti in alcuni paesi, le nuove tecnologie costituiscono un veicolo per lo sviluppo economico e la liberazione politica. Insomma, forse un giorno i giovani arabi diranno che la democrazia passa da internet!
Dalle statistiche sembra emergere che è proprio nelle monarchie del Golfo Persico, conosciute sicuramente non per il loro carattere democratico, che nel 2012 il web ha fatto registrare un tasso di penetrazione superiore all’80%: nello specifico negli Emirati Arabi l’85%, nel Bahrein l’88% e in Qatar l’88,1%, che possiede il record regionale. Secondo le stesse statistiche la maggior parte degli utilizzatori del web resterebbero connessi 3-4 ore al giorno. La velocità con cui vengono trasmessi e diffusi video e messaggi fa sì che la nuova tecnologia faccia tramontare il mito dei “vecchi” intermediari tradizionali, come la stampa scritta. Facebook, insieme a twitter e youtube, è sicuramente uno dei siti più cliccati e con il maggior numero di accessi. E mentre twitter conta un numero di utilizzatori contenuto in tutta l’area geografica, pur portando a casa dei successi evidenti soprattutto in Turchia e in Israele, facebook spopola alla grande. Prendendo in considerazione i Paesi della “primavera araba” nel solo anno 2013, la Tunisia, paese capofila delle rivoluzioni, contava circa 33mila 500 utilizzatori twitter, l’Egitto intorno a 519mila, la Siria 23mila 500 e il Bahrein 64mila 300. Facebook, invece, indiscusso protagonista delle rivolte arabe, ha registrato il numero di utilizzatori più elevato: nello stesso anno in Tunisia si contavano circa 3milioni 670 mila 400 utilizzatori, in Egitto circa 13 milioni 833 mila 980, in Siria 3 milioni 745 mila 250 e in Bahrein 345mila 520.
La penetrazione massiccia di internet nei paesi della sponda sud-est del Mediterraneo si è verificata nel 2005, mentre la vera popolarità di facebook è iniziata nel 2011 con un forte incremento degli utilizzatori tra settembre 2011 e maggio 2012.