Da Ugo Maria Tassinari
POTENZA – “La missione americana in corso in questi giorni – dichiara Giampiero Maruggi, direttore generale del San Carlo – della nostra equipe per l’impiantistica cocleare è una tappa importante di un percorso avviato l’anno scorso in collaborazione con la Rienzi Foundation e con la New York University Langone per ‘importare’ a Potenza i più avanzati modelli scientifici e tecnologici. Una sfida che abbiamo accettato perché siamo attrezzati sia professionalmente sia culturalmente e che comincia a dare i suoi primi frutti”.
Sulla base del protocollo sottoscritto nello scorso mese di luglio a Potenza tra la New York University, la Fondazione Rienzi e l’Azienda San Carlo, è in corso, in questa settimana, uno scambio di esperienze che riguardano sia l’attività chirurgica sia quella scientifica nell’ambito della terapia chirurgica della sordità.
“La convenzione – spiega il dg del San Carlo – offre la possibilità a bambini sordi ed agli adulti di paesi europei ed extraeuropei, oltre che a quelli italiani, di poter essere trattati efficacemente e tempestivamente in modo da poter sentire e comunicare normalmente con il mondo circostante. I nostri professionisti hanno portato come caso di studio, in vista di un possibile intervento al San Carlo, quello di un bambino palestinese, ospite di una casa famiglia dell’Unitalsi a Betlemme, e portato alla nostra attenzione dai volontari di Potenza. Questo accordo internazionale rientra nella visione strategica della direzione aziendale che punta su pochi scelti partenariati con centri di eccellenza perché questa è la modalità più idonea a offrire il meglio per i nostri pazienti”.
“Al ritorno da New York – conclude Maruggi – il dottor Santandrea con la sua equipe è chiamata a un altro appuntamento importante. Sabato 8 febbraio, infatti, è in programma un meeting sulla Chirurgia robotica trans orale, per avviare il programma di formazione con l’Ospedale di Forlì, che consentirà rapidamente ai nostri chirurgi otorino di usare il robot Da Vinci per la cura di tumori della lingua e della faringe e la terapia chirurgica delle apnee notturne”.
“Per quanto riguarda l’attività chirurgica a cui stiamo collaborando in questi giorni –spiega il dottor Lorenzo Santandrea – non ci sono grosse differenze di tecniche, mentre sull’attività scientifica e sul follow-up dei pazienti, anche tenendo conto dei numeri elevati che loro hanno, ci sono tanti spunti che possono esserci utili. La possibilità di interagire con uno dei più grandi centri al mondo del settore rappresenta certamente per noi un privilegio e occasione utiile per scambio culturale bidirezionale”.
“Ormai qui negli USA – prosegue il primario otorino del San Carlo – è routine eseguire gli impianti cocleari su tutti e due i lati nei bambini, ciò che da noi non è ancora diffuso. Abbiamo portato qui la nostra piccola esperienza nell’ambito dell’impianto cocleare ibrido, una sorta di fusione tra impianto cocleare e protesi acustica tradizionale, dedicato a chi non ha sufficiente beneficio con le protesi tradizionali, eseguito grazie alla collaborazione tra otorinolaringoiatra ed audioprotesista, tipologia di impianto che qui negli USA non eseguono ancora, e che noi a Potenza abbiamo applicato per la prima volta al sud Italia nel 2011”.
I risultati di questa metodica, già proposti al convegno mondiale sugli impianti cocleari del 2012 in una relazione presentata da Italo Cantore, verranno illustrati in uno studio più ampio al convegno mondiale successivo di Monaco nel prossimo mese di giugno.
Il professor J. Thomas Roland, docente di Neurochirurgia della NYU Langone e Capo del Dipartimento di Otorinolaringoiatria ha espresso apprezzamento per il partenariato: Il centro impianti cocleari della New York University e il gruppo di otologia hanno sviluppato una importante e proficua collaborazione con l’UOC di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera Regionale S. Carlo. L’obiettivo e’ quello di condividere opinioni e far progredire il futuro della partnership per far crescere ulteriormente le attività otologiche e di terapia chirurgica della sordità al S. Carlo. I colleghi Lorenzo Santandrea e Italo Cantore hanno preso parte alle attività chirurgiche del nostro centro in questi giorni e con l’audioprotesista Alessandro Santandrea hanno partecipato alle attività di selezione e controllo dei pazienti. E’ stato un vero piacere ospitarli. Lo scambio di esperienze e opinioni all’interno delle sale operatorie e in clinica è certamente un ottimo metodo per far progredire il nostro rapporto. Io sono molto fiducioso sulle ottime possibilità di futuro lavoro congiunto per la migliore cura dei pazienti e l’attività di ricerca”.