Antonio Citera
Si preannunciano tempi dura per la sanità nel sud del salernitano. Tagli, tagli e solo tagli. A rischio i presidi ospedalieri di Polla e, da alcune voci passanti, pare che anche quello di Sapri non godrebbe di buona salute. Ennesimo schiaffo a un territorio sempre più penalizzato. E’ di oggi infatti la notizia che al Luigi Curto di Polla, ben 4 reparti, potrebbero essere soppressi a breve tempo. Un pugno nello stomaco ai cittadini che, oramai vivono nella rassegnazione di una disfatta sempre più evidente. In tutto questo rovinoso capitombolo di una politica rumorosa ma solo con le parole che, si esalta a suon di slogan, intonando un coro unanime dal delicato “accordo” in chiave di basso, a incantare il pubblico ancora una volta come, già successo spesso, ci pensa Donato Pica, il consigliere regionale del PD che, puntualmente col suo acuto da tenore, fa vibrare le fragili vetrate di un teatro, il Vallo di Diano, sempre più al centro della “balla” politica. Un uomo tutto d’un pezzo Pica, del territorio ma, non per il territorio. Un politico che non sa fare la politica che, vorrebbe il piatto sempre pieno, capace di auto – incantarsi di fronte alle nefandezze e alle oscenità degli ultimi tempi. Un rappresentante del territorio che aimè non riesce a rappresentare. Devoto a questo o a quel personaggio “romano”, ancora crede e vuole far credere nei miracoli, ma sa benissimo che il paese dei balocchi, è fuori dalle mura che delimitano la vallata del Diano. Nei mesi scorsi, dopo un suo sopralluogo, aveva rassicurato tutti sulla reale possibilità di un potenziamento del nosocomio pollese, oggi scopriamo che cade a pezzi. Qualche mese fa aveva prospettato addirittura la nascita di una ASL nel Vallo di Diano, notizia annunciata in conferenza stampa al Vallisdea di Sala Consilina, un impegno concreto il suo, un impegno politico, da quel giorno non se n’è parlato più. Oggi arriva la doccia fredda dell’ennesimo scippo all’ospedale di Polla, testimonianza diretta di un fallimento costante di chi, il Comprensorio dovrebbe amministrarlo o quantomeno rappresentarlo. Ma, spesso sono proprio costoro che si nascondono dietro falsi scudi, si arrampicano su pendii scivolosi cercando una via di fuga dalla realtà che, li vede protagonisti in negativo di un continuo tergiversare dinanzi ai disagi che accomunano un’intera popolazione ridotta ai minimi termini, costretta a elemosinare anche i diritti essenziali garantiti sulla carta costituzionale. Allora, caro on. Pica, oltre ai suoi comunicati stampa, pieni di speranza puntualmente disillusa, si impegni in maniera razionale e trasparente alla risoluzione di questi scempi che, quotidianamente ledono la dignità anche, di chi ha creduto e, crede ancora nella sua persona.
Ecco il comunicato di Donato Pica dopo la notizia del probabile azzeramento di quattro reparti all’ospedale di Polla:
“Registro con estrema preoccupazione le notizie di stampa che annunciano la chiusura di alcuni reparti presso l’ospedale di Polla (SA). E’ la solita storia, si continua ad indebolire un territorio già penalizzato nel mentre si rafforzano strutture e presidi forse più importanti politicamente.” Così in una nota il Consigliere Regionale del Pd Donato Pica interviene in merito alle notizie, riportate da alcuni organi di stampa, che paventano una possibile chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale “ Luigi Curto “ di Polla.
Il Decreto 49/2010 – continua Pica- elenca funzioni e posti-letto del nosocomio del Vallo di Diano, per cui è fatto obbligo al Direttore Generale di ricercare gli strumenti giusti e di riferire nelle sedi competenti circa le attività irrinunciabili di un polo dedicato all’urgenza/emergenza.
Ho chiesto un incontro urgente al Sub-Commissario Morlacco, alla presenza del Dott. Squillante e dei Sindaci – conclude Pica – ed ho invitato il Sindaco di Sant’Arsenio ad indire al più presto una giornata di pubblica protesta e di mobilitazione.
Il Decreto 49/2010 – continua Pica- elenca funzioni e posti-letto del nosocomio del Vallo di Diano, per cui è fatto obbligo al Direttore Generale di ricercare gli strumenti giusti e di riferire nelle sedi competenti circa le attività irrinunciabili di un polo dedicato all’urgenza/emergenza.
Ho chiesto un incontro urgente al Sub-Commissario Morlacco, alla presenza del Dott. Squillante e dei Sindaci – conclude Pica – ed ho invitato il Sindaco di Sant’Arsenio ad indire al più presto una giornata di pubblica protesta e di mobilitazione.