Maddalena Mascolo
Scrive un cittadino di Sanza per denunciare pubblicamente la brutta vicenda umana vissuta dal padre. Una storia di cattiva amministrazione raccontata da U.V. che non ha trovato la giusta ospitalità su altri quotidiani o giornali online.
:SANZA – Abbiamo ricevuto in redazione un’accorata lettera di un giovane di Sanza che ci tiene a rendere di pubblico dominio tutto quello che è stato costretto a patire per colpa delle istituzioni (politiche e non solo !!) che non riescono ad avere un cuore ed un’anima. Il nostro lettore scrive: <<Mio padre era affetto da un carcinoma spinocellulare del cuoio capelluto, con metastasi cerebrali, da un carcinoma alla prostata, aveva avuto un infarto silente, era portatore di una protesi transtibiale, ed era invalido al 100%. E’ morto che gli mancava la parte sinistra del cranio. Il tumore gli aveva letteralmente corrosoil cranio, la dura madre, perdeva liquido cerebrale, e gli era uscito fuori il cervello………avrei semplicemente voluto un minimo di considerazione per la vicenda che stavamo vivendo. Comunque personalmente non ho più nessuna intenzione di subire la tracotanza e le prevaricazioni del solito …. politico …. di turno, dell’ultima ora, dell’uomo senza qualità, molto capace nonostante la presunzione dell’ignorante, di applicare l’undicesimo comandamento in senso introspettivo, alla ricerca della fama mai posseduta e mai raggiunta …. per quanto riguarda il terreno incriminato, per il quale era stato denunciato mio padre, non costituisce nessun pericolo per Sanza. Non si tratta dell’Ilva di Taranto, non si tratta del triangolo della morte della vasta area della provincia di Napoli compresa tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano, non produce inquinamento da Pcb come nella città lombarda di Brescia. Ci tengo a ribadire che mai abbiamo trafficato e quindi smaltito o interrato in questo terreno rifiuti o sostanze tossiche, si tratta semplicemente di un terreno dove cresce l’erba stagionale, dove c’era qualche albero non potato ….. che è rimasto così dal 1932 …. ci sono gli stessi alberi…..per caso a Sanza non ci sono terreni nelle stesse condizioni, se non addirittura peggiori? NULLA DI PERICOLOSO PER NOI CHE SIAMO DI SANZA. Per fortuna nessuno si ammala di tumore a causa di questo terreno. Apprezzo la vostra solidarietà, ci mancherebbe altro, ma mi chiedevo se per caso non aveste intenzione di pubblicare quanto da me scritto, visto che questo (dovrebbe essere) è un quotidiano locale che si occupa di problematiche legate al nostro territorio. Io purtroppo non riesco a digerire quanto mi è stato fatto, mi hanno colpito duramente, se mi avessero dato una coltellata, probabilmente l’avrei assorbita meglio, la ferita si sarebbe cicatrizzata e guarita da un pezzo. Il mio grande partito era mio padre … ma ora è….partito, se n’è andato, non c’è più … e il mio unico partito che mi rimane è quella piccolissima e minuscola cultura che posseggo …… e intendo utilizzarla fino in fondo
…… non posso dimenticare che il 9 maggio 2011 dovevo portare mio padre in tribunale a fare la causa per l’orto incriminato, in queste condizioni, e scoppiava talmente di salute…che il 25 giugno 2011 è morto ….. che gli mancava la parte del cranio sinistro … Avete ragione. la situazione è talmente assurda, la realtà supera la fantasia….è qualcosa di inimmaginabile …. Se realmente siete solidali con me…pubblicatemi quanto ho scritto….U. V. >>. La storia del giovane di Sanza è davvero inimmaginabile e deve colpire le coscienze di tutti prima ancora che degli interessaio cui la missiva, in buona sostanza, è diretta. La nostra solidarietà, che c’è, è comunque poca cosa rispetto all’atto di grave irresponsabilità che ha dovuto subire. Le sofferenze non si dimenticano facilmente, soprattutto quando queste sono aggravate da soprusi provenienti dalla pubblica amministrazione. Sul caso, su questo caso, ci ripromettiamo comunque di ritornare.