AL MIO CARO MAESTRO

di Maria Luisa Perrone

 

Ho conosciuto un uomo, che mi accompagna nel mio cammino
 

e con tanto affetto vuole restarmi vicino.
 

Lui è il mio maestro e con lui posso parlare di tutto,
 

carpisce quando il momento è quello giusto.
 

Parliamo di Orazio, di Dante, della letteratura in generale
 

e mi fa sentire, nella mia piccola cultura, a lui uguale.
 

Possiamo parlare anche di politica, cinema, televisione
 

e molto spesso abbiamo la stessa opinione.
 

Quando ho qualche incertezza, la mia autostima a lui si appiglia,
 

ormai per lui sono come una figlia.
 

Mi guarda col suo aspetto sornione
 

e quando parla ti incanta, non  puoi non prestargli attenzione.
 

È simpatico, ha sempre la battuta pronta
 

sia se ti conosce o se è la prima volta che ti incontra.
 

Se lo conoscessi, lo distingueresti tra milioni di persone.
 

Mi spiace quando a volte con la mia malinconia, lo metto in apprensione.
 

Rispetta i miei tempi e mi aspetta al traguardo,
 

ormai siamo così complici, che ci capiamo con uno sguardo.
 

Mi ha insegnato ad essere cinica e un po’ pazza,
 

ha costruito su di me una corazza.
 

Qualsiasi cosa mi possano fare,
 

so che su di lui posso sempre contare.
 

Se fra mille anni, ci ritroveremo insieme nello stesso posto,
 

saprò che quello è il posto giusto.
 

Grazie caro maestro, per i tuoi insegnamenti
 

che difenderò con le unghie e con i denti.
 

Oggi mi scuserete se la poesia non sarà alle altre uguale,
 

ho usato questo spazio per un motivo  personale.
 

Per fare gli auguri di buon compleanno al mio caro maestro, con un abbraccio intenso
 

e per dirgli che gli voglio un bene immenso.

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