Al via i minibod per le Pmi

Filippo Ispirato 
 

Nelle ultime settimane è stata implementata e portata a realizzazione tutta una serie di strumenti normativi, che daranno la possibilità alle piccole e medie aziende di reperire capitale all’esterno della propria struttura che si andrà ad affiancare alle forme di finanziamento più tradizionali erogate dagli istituti di credito e dalle finanziarie.
 

Con il Decreto Sviluppo (DL n. 83 del 22.06.2012) e le sue successive integrazioni di Settembre, infatti, il Governo ha modificato la normativa che disciplina le emissioni di strumenti di finanziamento d’impresa attraverso opportuni strumenti finora poco utilizzati, quali le obbligazioni e le cambiali finanziarie, introducendo notevoli facilitazioni in particolare per le società di capitali non quotate (PMI), che in tal modo avrebbero maggiore accesso a nuove fonti per finanziare la propria attività.
 

Gli obiettivi del legislatore, per facilitare l’accesso al credito delle PMI, sono:
 

v aprire un nuovo mercato del credito che permetta alle imprese non quotate (PMI) un più agevole accesso ai finanziamenti trovando, attraverso nuovi canali, risorse complementari alle fonti ordinarie di credito;
 

v rimuovere i vincoli fiscali sia per le imprese sia per gli investitori per questa nuova tipologia di approvvigionamento innovativo del credito attraverso la deducibilità degli interessi a tassi di mercato ed un regime più favorevole in tema di ritenute sui proventi
 

v dare agli investitori professionali, residenti e non residenti, la possibilità di investire anche nel sistema produttivo rappresentato dalla piccola e media impresa, che è la spina dorsale del sistema economico italiano.
 

I “nuovi strumenti”, soprannominati “Minibond” considerando il taglio medio atteso e le imprese target, possono quindi, se opportunamente utilizzati, offrire soluzioni e risorse in grado di finanziare la propria attività corrente a breve e medio termine.
 Nella nostra provincia un progetto in tal senso è stato presentato a Salerno il 12 Novembre scorso presso la sede locale di Confindustria durante la sua assemblea annuale. 
 Queste mini obbligazioni potranno rappresentare un ulteriore volano per lo sviluppo del segmento delle piccole e medie imprese che, a differenza di quelle quotate in borsa, non potevano fino ad oggi usufruire del finanziamento presso il pubblico indistinto attraverso le quotazioni delle loro azioni in borsa e la variegata gamma delle emissioni obbligazionarie. 
 Ci auguriamo che tale strumento verrà adeguatamente ed opportunamente utilizzato in quanto proprio le Pmi hanno da sempre rappresentato la carta vincente del nostro sistema economico, del made in Italy; queste nuove risorse andranno ovviamente utilizzate in maniera costruttiva ed investite in maggiore ricerca ed innovazione per migliorare i processi produttivi e la qualità dei propri prodotti, senza dimenticare il necessario processo di facilitazione degli iter burocratici della pubblica amministrazione, che spesso sono la concausa della crisi del sistema imprenditoriale italiano e della sua scarsa concorrenzialità.

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