PAESTUM – Non ci sono stati più gli eccessi enfatizzati ed enfatizzanti degli anni scorsi; la rassegna annuale del “turismo archeologico” ha assunto finalmente la dimensione che le è più consona. Così doveva essere fin dall’inizio, purtroppo così non è stato. Ci ha pensato, però, il presidente della Provincia Antonio Iannone a riportarla (come aveva promesso un paio di anni fa) nella sua dimensione più giusta, cioè in mezzo ai siti archeologici di Paestum tra modernità e antico più antico. Ovviamente c’è stato e ci sarà qualche problema ma l’essere riusciti ad uscire finalmente da una dimensione più alberghiera che archeologica potrà essere foriero di nuovi ed importanti successi. Certo si dovrà lavorare molto per limare e limitare qualche sbavatura che è quasi fisiologica in un ambiente esterno e non attrezzato ad offrire tutti i confort tipici di una struttura alberghiera già collaudata e finemente attrezzata. Ma la sensazione di trovarsi realmente immersi in quella che è la proposizione della rassegna, l’archeologia, non la può dare niente e nessuno se non i siti archeologici esistenti e mai sfruttati in tutte le loro potenzialità. Certo qualcuno ha anche arricciato il naso, ma è un rischio che valeva la pena di correre per una vetrina internazionale di turismo archeologico. Il paese straniero ospite è il Venezuela e subito dopo il taglio del nastro il suo ambasciatore ha lodato l’azione e l’intraprendenza della Regione, della Provincia e del Comune di Capaccio che fin dall’anno scorso ha aderito al cambiamento di rotta ed ha cercato di collaborare nell’allestimento degli stand espositivi senza alterare il paesaggio e senza turbare il silenzio storico dei templi che ancora oggi segnano e tramandano lo splendore della Magna Graecia. Il presidente Iannone, subito dopo il taglio del nastro, è stato abbastanza lapidario nel suo intervento: <<La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum unisce popoli e culture. Questa vetrina internazionale è l’esempio di come la Provincia di Salerno e la Regione Campania abbiano le capacità per essere il racconto di un altro Meridione. Il popolo della nostra provincia che si contraddistingue per onestà e laboriosità e che ogni giorno fa la rivoluzione facendo il proprio dovere, si mostra dinamico rinunciando a rassegnarsi allo sconfittismo. Per queste ragioni, e per la sua capacità di fare filiera come dimostra anche questa rinnovata edizione della Borsa, il nostro territorio merita di ricevere la giusta attenzione dal governo centrale. E’ il tempo della responsabilità e della collaborazione istituzionale non possiamo più permetterci di derogare alla logica del merito. Dobbiamo essere capaci, dunque, di agganciare al merito le capacità del nostro territorio straordinario, patrimonio di siti storici e culturali, che sono attrattori turistici di rilievo internazionale>>. Alla conferenza di apertura della BMTA 2013 è intervenuto, tra gli altri, l’assessore provinciale al Turismo Costabile D’Agosto, che ha sottolineato “l’unicità della provincia di Salerno, serbatoio di antichi sapori e saperi”.
direttore: Aldo Bianchini