I 150 anni della nascita del nostro Paese al centro della chiusura dei festeggiamenti per Santa Rosalia al Conservatorio, ex monastero francescano di clausura (1687), di Atrani. Con la proiezione del film “Noi credevamo” di Mario Martone si è discusso de “Il Sud e l’Unità d’Italia”.
Il ricchissimo cartellone di iniziative che, dal 31 agosto al 4 settembre, hanno ricordato la figura della ricchissima e nobile fanciulla palermitana di origine normanna, Rosalia Sinibaldi, ritiratasi sui monti della città siciliana, presumibilmente da monaca, per condurre una vita da eremita, per poi divenire, alla sua morte, Santa Patrona di Palermo, ha registrato un risultato che ha soddisfatto, e non poco, gli sforzi della dirigenza attuale dell’Ente morale. Sulla bella e panoramica terrazza del Conservatorio di Santa Rosalia in Atrani, con il coordinamento del direttore artistico Fulvio D’Aria, il pubblico è accorso numeroso alle proiezioni cinematografiche delle produzioni dei registi della “new age” napoletana: Sorrentino, Inserti, Capuana; al varietà “E’(v)viva l’Italia!”, recital per immagini, musica, voce e danza di e con Gaetano Stella; e, in modo particolare, alla Prova aperta della spettacolo teatrale “Medea” di Alessandra Cutolo, con Federique Lolièe e Caterina Carpio, in programmazione nei prossimi giorni al Benevento Città Spettacolo.