D’Andrea/16: le amicizie … da Cosimo a Salvatore

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Nell’ultima puntata di questa storia legata alla figura di Cosimo D’Andrea ci siamo lasciati con un interrogativo sulle possibili relazioni amichevoli-affaristiche tra il D’Andrea e Salvatore Ligresti. Prima di entrare nei dettagli è necessario fare una doverosa precisazione. Il “dottor Cosimo D’Andrea” nel mondo della finanza era ritenuto un grande imprenditore con capacità intuitive per gli affari di un livello certamente al di sopra della media del grande imprenditore; per gli inquirenti, invece, era considerato uno dei più spregiudicati criminali mai esistiti, capace di ogni nefandezza affaristica e criminogena tale da guadagnarsi il nomignolo di “don Cosimo”. La verità come sempre, probabilmente, sta nel mezzo. E’ molto facile per un grande imprenditore con l’intuito dei grossi affari cadere nella rete delle inchieste giudiziarie ed a volte non essere capace di uscirne; il mondo degli affari che contano è talmente contorto che si apre ad una serie indescrivibile di supposizioni che facilmente, sotto la spinta di qualche soffiatina ben costruita, possono cadere nelle pastoie del codice penale. Io, ovviamente, non sono il custode della verità e posso offrire al lettore soltanto una visione a 360° del problema che, comunque, è sotto gli occhi di tutti ed è di facile lettura. La domanda che pongo a me stesso a più di dieci anni dalla morte di Cosimo D’Andrea è basata sul fatto che gli inquirenti sembrano essersi fermati davanti alle porte del tempio senza aver avuto la forza o la volontà di entrare. Da qui il dubbio sulla vera identità imprenditoriale-delinquenziale di Cosimo D’Andrea perché se un inquirente è davvero convinto dei profili delinquenziali dell’indagato deve andare fino in fondo senza fermarsi alle porte del tempio; lo stop, almeno per me, rappresenta un dubbio molto corposo sulla vera pericolosità criminale dell’indagato. Probabilmente, senza andare per il sottile, agli inquirenti bastava fermarsi sulla soglia della dimostrazione della pericolosità dell’inquisito; ma questo sarebbe molto riduttivo, non solo per gli inquirenti ma anche per il “sistema giustizia”. Ma andiamo avanti ed analizziamo il rapporto di amicizia tra Cosimo D’Andrea e Salvatore Ligresti (capostipite della potentissima famiglia calabrese emigrata a Milano). Il primo incontro sarebbe avvenuto nella “contea di Mealla” ad Orvieto. Lì Cosimo possedeva un castello a Castelgiorgio (100 stanze) che sarebbe stato acquistato grazie all’interessamento della famiglia Ligresti che avrebbe agito da “mediatore” nell’operazione immobiliare coordinata dal potentissimo e famosissimo capo della Loggia P2 “Licio Gelli”. Ma torniamo al primo incontro con Ligresti; sarebbe avvenuto alla presenza dell’ing. Alessandro Mei (marito di Angiola Armellini una delle componenti della potentissima famiglia capitolina). All’epoca Mei  era titolare della Fincom, uno dei più forti istituti finanziari d’Italia, che aveva la sua prestigiosa sede in un intero palazzo di otto piani al centro di Roma. Su quell’Istituto, negli anni, sono state scritte pagine e pagine di cronaca con accuse ed assoluzioni di tutti i tipi. In quel palazzo Cosimo D’Andrea si muoveva come uno di casa ed aveva addirittura un ufficio in cui ricevere personaggi della politica e dell’imprenditoria. Si racconta che il rampante “don Cosimo” da quegli uffici muoveva affari per mezzo mondo ed era solito accompagnare la conclusione degli stessi con regali di un certo prestigio. Ad un personaggio molto vicino a lui, per via delle sue entrature nel mondo dell’alta finanza, sembra che avesse regalato addirittura una fiammante Ferrari Testarossa. Possibile mi sono chiesto che gli inquirenti salernitani si siano, a turno, fermati davanti alle porte del tempio nel quale esercitava le sue relazioni ad ampio raggio il mitico o famigerato Cosimo che possedeva un castello di 100 stanze e regalava fiammanti Ferrari. Davvero non so darmi una risposta comprensibile. Ma D’Andrea si era fermato a Ligresti e Gelli o era riuscito a varcare il cancello di Arcore ? Cercherò di svelarlo nelle prossime punta

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