La Salernitana sembra non saper più vincere in casa, e quello che con Perrone era diventato un vero e proprio fortino, con Sanderra, Lecce escluso, sembra essere invece un forziere di punti per gli avversari. Infatti in 4 partite all’Arechi, la Salernitana ha vinto una partita, pareggiata un’altra ( poi uscita vittoriosa ai rigori contro il Messina) e perso con Pontedera e L’Aquila, che sono sì le prime due della classe, ma che se mettiamo la loro rosa con quella della Salernitana la differenza è ben nota. Come in tutte le altre partite, la Salernitana ha dimostrato sempre i soliti problemi di gioco e di forma fisica, che dopo un mese di gare ufficiali, non può essere più un alibi, dopo un mese di gare ufficiali i giocatori dovrebbero correre per 90minuti e si dovrebbero conoscere oramai da tempo. Ma questo non è successo, forse perchè i giocatori fondamentali sono arrivati dopo il 15 agosto, forse per le scelte tattiche del mister che oltre a non riuscire a creare un gioco non è riuscito a costruire neanche un gruppo, infatti per la tifoseria è lui il principale artefice di quest’inizio campionato non proprio brillante, e a fine partita è stato anche lui il più fischiato, oltre alla squadra che è accusata di non giocare con il sangue agli occhi. Di esonero però non se ne parla, Lotito non ha parlato ancora ufficialmente, forse lo farà dopo la partita della sua Lazio contro la Fiorentina, ma conoscendolo difficilmente esonerà il tecnico, che però a quanto pare non è più intoccabile.
La partita per i granata sembrava esser iniziata bene, infatti dopo pochi minuti Testa effettua un semi-miracolo nei confronti di Guazzo che in area tira a botta sicura ma il portiere abruzzese respinge in angolo. L’Aquila però comincia a prendere coraggio e si rende pericolosa sempre grazie a delle ripartenze, come al 25esimo che su una ripartenza Frediani riesce a crossare per De Sousa ma il suo colpo di testa finisce a lato per poco. Al 35esimo ancora L’Aquila pericolosa, con Dallamano che da fuori si riesce a coordinare bene e costringe Iannarilli a deviare in angolo.
La ripresa inizia con marchio granata, prima Gustavo che dopo un asse Guazzo-Ginestra riceve il pallone ma la sua conclusione e deviata in angolo da Testa e poi con Montervino che da fuori fa scoccare un tiro che finisce di poco a lato. L’Aquila gestisce però molto bene la parte difensiva e al 26esimo passa addirittura in vantaggio, complice un’uscita a vuoto di Iannarilli su punizione di Carcione e dalla serie di rimpalli che sono nati Siniscalchi entra in scivolata ma manda il pallone nella sua rete. Dopo il goal subito la Salernitana non riesce a reagire, e con L’Aquila che si difende in 10 l’attacco non riesce a infiltrarsi per cercare la conclusione del pareggio, infatti l’unica azione limpida che sono riusciti ad avere i granata è arrivata sui piedi di Volpe ma la sfera colpisce un avversario e finisce sul fondo. Al triplice fischio nessuno è esente dai fischi, solo gli avversari che sportivamente ricevono gli applausi dalla tribuna.