Carlo Lizzani: caro maestro …

 

 Di Andrea D’Ambrosio

 Caro maestro ho saputo poco fa della tua morte, tragica e dolorosa. Per me, tuo allievo e amico, è un dolore immenso. Non posso crederci tu che hai vissuto la guerra e il dopoguerra, tu che hai vissuto l’epoca gloriosa della Resistenza, tu che sei il pioniere del cinema italiano e del Neorelismo non ci sei più. Un galantuomo, una persona per bene. Bellissime le tue lezioni di cinema, sarei stato ore ad ascoltare le tue storie, i tuoi incontri, la tua vita. Tutto questo non ci sarà più. Eri il primo a cui facevo vedere i miei lavori. Quando girai Biutiful Cauntri, mi dicesti che avrebbe avuto molto successo e ti ricordava i documentari del dopo guerra, della ricostruzione. Eri sempre disponibile ad aiutare, ad ascoltare a capire. Per me tu e Peppe de Santis siete stati la mia luce, la mia strada e quel poco che so fare lo devo a te. Anche questo gesto estremo mostra la tua grande libertà e la tua coerenza. Forse perché questo mondo non lo capivi più, non lo so, ma ti ho voluto bene. Addio Carlo.

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