da Geppino D’Amico
POLLA – “Sulle orme di Spartaco in memoria di Vittorio Bracco”: è questo il tema del convegno che si terrà domenica 29 settembre (ore 10,00) a Polla presso l’Auditorium del Santuario Francescano di Sant’Antonio per iniziativa del Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano “Pietro Laveglia”.
Il programma prevede il saluto del prof. Giuseppe Colitti (Presidente dl Centro Sudi) e gli interventi dei docenti universitari Mario Mello (“Vittorio Bracco, un umanista”) e Aldo Schiavone (“Spartaco tra storia e leggenda”). Presiede il prof. Giovanni Vitolo (Università degli Studi Federico II di Napoli); coordina il giornalista Giuseppe D’Amico.
“Con questo convegno –ha affermato il presidente Colitti- il Centro Studi ha voluto ricordare la figura e l’opera di Vittorio Bracco che alla storia del periodo romano ha dedicato numerosi saggi tra i quali ricordo quello sull’antica Volcei, sul mausoleo di Gaio Uziano Rufo, sui termini Graccani e sull’Elogium di Polla”.
In quest’ottica va considerato l’intervento del prof. Aldo Schiavone, autore del libro “Spartaco, le armi e l’uomo”, il quale illustrerà la figura del gladiatore che negli anni settanta del I secolo avanti Cristo tentò di sconfiggere la Repubblica all’apice della potenza. Su Spartaco hanno lasciato scritti Sallustio ed altri storici che sono stati attentamente analizzati dal prof. Schiavone.
Il volume, che sta per essere tradotto e pubblicato anche negli Stati Uniti, non è un libro sul mito di Spartaco. E’ un racconto biografico, radente i fatti e i personaggi. La vicenda viene analizzata sotto diversi aspetti tra i quali particolare attenzione è riservata ai luoghi. Schiavo in rivolta, Spartaco attraversò anche la provincia di Salerno e, in particolare il Cilento, gli Alburni ed il Vallo di Diano.
Da Nocera, già catturata, Spartaco ed i suoi uomini puntarono verso i monti Picentini attraverso l’Irpinia per evitare di essere localizzati dalla rete degli esploratori romani. “All’inizio –afferma Schiavone- evitarono probabilmente la via Annia. Attraversarono i monti intorno a Eboli e guadarono il Sele, dopo il quale raggiunsero presto, senza essere scoperti, Nares Lucanae (l’odiena Zuppino, nel comune di Sicignano degli Alburni. E di qui all’alba, con una marcia notturna, piombarono sulla piccola località di Forum Anni (l’odiemo Villaggio San Pietro di Polla), un insediamento agricolo a nord di Campo Atinate (“Atinas Campus”, l’odierna Atena Lucana), sorprendendo i contadini…. I ribelli sostarono a Forum Anni ancora un giorno e una notte. Poi si spostarono non lontano, forse continuando a evitare la Via Annia e posero i loro accampamenti in una campagna abbastanza estesa che non riusciamo ad analizzare –è possibile nei pressi di Grumentum- mettendo in fuga i coloni del posto. Spartaco era ormai il padrone della Lucania. Aveva accresciuto di molto i suoi effettivi, come aveva sperato. Già dopo il solo episodio di Forum Anni, Sallustio riferisce di un raddoppio delle sue forze”.