Parte una nuova raffica di inaugurazioni settembrine. Invenzioni in prossimità della festività del Santo Patrono.
Aldo Bianchini
SALERNO – Mentre inizio a scrivere non so se il sindaco Vincenzo De Luca prima di parlare pensi per un attimo, ma solo per un attimo, a pesare le parole che dice. Nell’ultima conferenza stampa, quella di presentazione delle ormai canoniche ventuno cantierizzazioni, ventuno come il giorno in cui cade la ricorrenza festiva del Santo Patrono di Salerno, l’ha sparata proprio grossa tanto che addirittura il quotidiano Il Mattino l’ha definita: “Uno show unico che va al di là delle trenta opere che saranno consegnate o cantierizzate entro fine settembre”. Io credo che il sindaco ormai non rifletta più su nulla, figurarsi sulla parole da pronunciare in conferenza stampa, tanto nessuno gli pone domande, non dico serie, ma almeno prossime alla serietà professionale. Questa la ragione principale per cui le spara così grosse. Paragonarsi al tedesco Sebastian Vettel (ventiquattro anni appena compiuti, tedesco della tedesca Heppenheim) vuol dire non rendersi conto che Vettel è campione del mondo in carica, che è prossimo al secondo titolo iridato e che, soprattutto, è tedesco di Germania. Che è quanto dire, altro che storie, o favolette propinate a piene mani. Non ho avuto la possibilità di assistere alla conferenza stampa, per questa ragione rivolgo pubblicamente due domande, soltanto due, a colui che è anche il mio sindaco. In conferenza ha sparato una cifra allucinante che investirà, come Comune, per i cantieri da aprire nelle prossime settimane. Ha pèarlato di ben 35milioni di euro. Leggendo la notizia, pubblicata da tutti i giornali a caratteri cubitali, mi sono chiesto: “E dove prende i soldi?”. La domanda mi sembra assolutamente legittima visto che tutto il Paese, ma anche tutto il Mondo, scivola sempre di più verso una recessione inarrestabile con conseguenze gravissime sui singoli abitanti del pianeta. Con tutti i debiti che il Comune ha accumulato, dentro e fuori, non so proprio come la nostra comunità possa ancora godere di finanziamenti per lavori virtuali. Ammontano a varie decine di milioni di euro i debiti che l’Amministrazione ha accumulato nei confronti della varie società miste, solo per citare alcuni creditori, e per non parlare dei mutui che bisogna continuare a pagare per non finire nel caos del dissesto finanziario. Oltretutto, a questo punto, qualcuno dovrebbe anche cominciare a chiedere conto e ragione delle periodiche ventuno opere che il Sindaco presenta e avvia nel mese di settembre ogni anno. Non ho il conteggio di tutti i cantieri aperti e chiusi ma se stiamo alla considerazioni della gente tutto dovrebbe già essere stato fatto. Certo il sindaco ha scoperto la chiave per entrare nell’immaginario collettivo che colpisce con giardini, fontane, marciapiedi, scalinate e qualche opera strutturale privata (ormai va di moda chiamare il sindaco anche per i negozi!!); di opere pubbliche e strutturalmente utili per tutti bisognerà ancora aspettare: la metropolitana, la cittadella giudiziaria, il porto, il lungomare, l’alta velocità, il prolungamento della tangenziale, il completamento del trincerone, la lungoirno, la litoranea, ecc. ecc. In una cosa, certamente, il Sindaco è assolutamente insuperabile (altro che Vettel!!), mi riferisco alla comunicazione. Vincenzo De Luca è un grande comunicatore, quasi come Berlusconi; è riuscito dal gennaio 1994 a parlare ogni venerdì in tv a noi cittadini fissando come obiettivo quello di raggiungere il “cuore della gente” ponendosi al centro dell’attenzione mediatica senza interlocutori. Lui viaggia da solo, e questo è il suo grande merito. Gli altri, tutti gli altri, non lo hanno saputo fare e non lo sanno fare (da Alfonso Andria a Nino Marotta, da Aniello Salzano a Gigi Casciello e da Salvatore Gagliano ad Edmondo Cirielli) pur avendo avuto tantissime occasioni per farlo e per dimostrare l’eventuale loro statura politco-amministrativa. Tagliare i nastri è un fatto che in politica conta moltissimo, fin quando dura de Luca lo sa fare benissimo.
Nella mia mitica formazione nel Vallo di Diano,sentivo ripetere spesso agli anziani :Chi è fesso la volpe o chi gli corre dietro?!”
Non ho ben capito..dato per scontato che la volpe è De Luca il fesso sarebbe il popolo che lo vota in massa o il direttore che vede rosso solo a sentirlo nominare?