SALERNO – “Credo che il segretario provinciale del PD Nicola Landolfi ignori, colpevolmente, molte cose. E questa ignoranza è piuttosto grave, oltre che pericolosa, visto che arriva a chiedere la revoca del finanziamento e chissà quale altro intervento sanzionatorio”. Così l’assessore Adriano Bellacosa, rappresentante della Provincia di Salerno nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Ravello, in merito alla polemica sul finanziamento di 4 milioni di euro per la Fondazione.
“In primo luogo -spiega Bellacosa- si tratta di fondi europei e non regionali, nell’ambito del Piano d’Azione e Coesione (P.A.C.), ossia di fondi con destinazione vincolata ad un piano concertato, fra la Regione ed il Governo (per il tramite del Ministero per la Coesione Territoriale), di promozione e valorizzazione culturale e turistica. Va da sé che i fondi non possano allora essere destinati ad altro (trasporti, sanità, etc.). Al riguardo, è anche bene ricordare che la deliberazione risale al 12 luglio 2013, sicché è già grave e singolare che un segretario provinciale di un partito di governo ne apprenda solamente all’indomani di una conferenza stampa. Tanto più se si considera che il “Progetto Ravello”, nei fatti, è stato avviato e condiviso dalla Giunta Regionale di Bassolino, quando deliberò l’acquisizione di Villa Episcopio ovvero la realizzazione dell’Auditorium Oscar Niemeyer; ed il piano dei finanziamenti è stato condiviso anche dal governo Letta, che è sostenuto proprio dal Partito Democratico”.
“In secondo luogo -prosegue l’Assessore provinciale- se solo si guardasse alla deliberazione della Giunta Regionale (ed un segretario politico di un partito così importante e di governo dovrebbe farlo!), ci si accorgerebbe del fatto che sono stati finanziati diversi interventi, innanzitutto per il Forum Universale delle Culture 2013, ma anche per istituzioni culturali, come il Teatro San Carlo, il Museo MADRE, il Teatro Mercadante, mentre, per la provincia di Salerno, il riconoscimento è andato alle nostre due “eccellenze”, Fondazione Ravello e Fondazione Giffoni Film Festival. I milioni di euro sono allora 8 e non 4, e sfido ad affermare che le nostre due eccellenze salernitane non possano competere, a pieno titolo, con le altre istituzioni culturali campane. Tanto più che, come sempre un segretario politico provinciale dovrebbe sapere, il “Progetto Ravello” finanziato si estende a coinvolgere tutti i comuni della Costiera Amalfitana, compresa anche Agerola, tant’è che la conferenza stampa di presentazione è stata preceduta da un incontro operativo tra gli organi di gestione della Fondazione e tutti i Sindaci della Costiera. Per inciso, diverse di quelle amministrazioni municipali, che beneficeranno del finanziamento, sono a guida o sostegno del Partito Democratico!”.
“Ed allora -continua Bellacosa- dopo che per tanti anni ci si è dovuti lamentare dell’orientamento “napolicentrista” del governo regionale, la scelta della Giunta Caldoro di riservare una particolare attenzione al territorio della provincia di Salerno dovrebbe meritare un corale ed univoco apprezzamento da parte di tutta la comunità, non soltanto politica, dei salernitani. Penso ai grandi progetti, per il ripascimento del litorale costiero o per il risanamento dei corpi idrici superficiali ovvero del bacino del Sarno, con centinaia di milioni di euro destinati alla protezione ed alla cura dei nostri territori. E penso anche all’indubbio merito politico del Presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, che per primo ha realizzato un’opera di efficace e proficua collaborazione col Presidente della Giunta Regionale, evidentemente poi continuata da parte dell’attuale Presidente Antonio Iannone”.
“D’altro canto –conclude Bellacosa- quando si discute di cultura e di promozione o valorizzazione dei nostri territori, non dovrebbero esservi fazioni e scontri, e tanto meno dovrebbero esservi polemiche, perché si sta discutendo di realizzare qualcosa a nostro beneficio e non di fare un danno alla nostra terra. E se è vero che il Presidente della Fondazione Ravello, Renato Brunetta, abbia potuto influenzare le scelte della Regione e del Governo, evidentemente presentando un progetto meritevole di attenzione e di apprezzamento, allora ringraziamolo tutti insieme. Anzi, già che ci siamo, ringraziamolo anche per il tanto tempo che dedica alla Fondazione Ravello ed alla nostra Costiera Amalfitana, senza essere retribuito e spesso costringendo tutti noi, con l’intero staff della Fondazione, con il Segretario Generale Secondo Amalfitano, il Direttore Artistico Stefano Valanzuolo, a turni di lavoro cui non credo siano abituati i segretari politici tanto disinformati su quel che accade e si decide nella nostra provincia”.