TRIBUNALE SALA/C. CONTINUA LA FARSA

 

Antonio Citera

SALA C. – Ennesima puntata di una telenovela che come nella migliore delle tradizioni trash, tiene col fiato sospeso incollati agli schermi dei computer e dei quotidiani  i cittadini. Stiamo parlando del Tribunale di Sala Consilina che accorpato a quello di Lagonegro, continua a far discutere.  Dopo la “notiziona” che il Senato ha approvato l’ordine del giorno in cui si impegna il Governo a rivedere la riforma riguardante la riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie, l’entusiasmo si riaccende e, dalla penna dei soliti noti, partono comunicati mozzafiato che danno come al solito una interpretazione fasulla e unilaterale dei reali fatti. Il primo a interagire è come al solito il Consigliere Regionale Donato Pica che in una nota considera il provvedimento del Governo l’ancora di salvezza del Tribunale di Sala Consilina, mettendo in risalto il suo intervento da gladiatore e da salvatore della Patria, la stessa che è stata svenduta e barattata. Le sue affermazioni rabbrividiscono gli animi, la sua verve da politico trapassato, mette in risalto il suo tentativo estremo di salvare la faccia di fronte all’evidente disfatta. La sua vantata e nota amicizia con il Premier Letta, la sua corrente interna al PD che fa capo in Campania  a Guglielmo Vaccaro, e per finire l’intercessione con la Senatrice Angelica Saggese che del Tribunale di Sala Consilina conosce a mala pena l’indirizzo, hanno secondo lui gettato le basi per una probabile salvezza della giustizia nel Vallo di Diano. Siamo alle solite, vetrine e passerelle di una politica che specialmente nel nostro Comprensorio tende sempre e costantemente ad intorbidire le acque, raggirando l’ostacolo  blindandolo nei meandri oscuri di una verità che non sapremo mai. La certezza è che il Territorio sta morendo di fronte alla sfaccettatura senza razionalità di gestioni  senza criteri etici volti alla salvaguardia di pochi orticelli che ad oggi risultano essere vivi e vegeti. Tornando alla questione tribunali e alla probabile rivisitazione del decreto  da parte del Governo, fonti  certe dicono che questa ci sarà, la super Ministra Cancellieri da tempo sta valutando l’ipotesi di un cambio di programma, alcuni presidi verranno salvati, per lo più quelli ubicati nei capoluoghi di provincia, sei, al massimo sette  ma, tra questi Sala Consilina non c’è, destinata con molta probabilità ad essere una sede distaccata di Lagonegro, usata per le piccole e inutili burocrazie di una giustizia che avrà il suo cuore operativo nella cittadina Lucana. Tutto questo entro il 13 settembre, data ultima prima dell’avvio ufficiale della nuova geografia giudiziaria. Tutto sembra essere pronto, qualcuno vocifera che già dalla prossima settimana gli uffici del presidio salese saranno traslocati a Lagonegro, tutto top secret naturalmente per tenere viva la farsa di un talk show che ci appassiona e ci umilia nello stesso tempo.

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