Antonio Citera
POLLA – Un atroce e sanguinoso omicidio, tutti lo ricorderanno, la donna romena residente a Polla Olena Tonkoshkurova, uccisa qualche settimana fa da un suo connazionale Dmitry Zastavnetsky dopo aver consumato un rapporto sessuale. La donna fu trovata semi bruciata e tutta nuda sul letto con la gola sgozzata. Il responsabile, dopo poche ore fu consegnato alla giustizia. Oggi si continua a indagare sul caso, accertamenti dei RIS, nell’abitazione dove viveva la donna, fanno da cornice a un caso non affatto risolto. Chi era veramente Olena? Quale movente ha spinto l’uomo a ucciderla con cotanta ferocia? Interrogativi che devono trovare risposta se, veramente si vuole fare giustizia a un femminicidio quasi annunciato. Qualche sera fa, mi sono recato a Polla per consumare una pizza insieme ad alcuni amici, mi siedo al tavolo e quatto quatto, mi si avvicina un signore che mi sussurra <<tu sei il giornalista Citera?>>, dopo un attimo di silenzio rispondo <<si sono io>>. Il signore allora mi invita fuori dal locale e inizia il suo racconto “”Tutti in paese sapevano di Olena -mi dice- una bella donna dai facili costumi, e tutti sapevano dei suoi rapporti con strani interlocutori dal vago accento napoletano che spesso si recavano a casa sua non si capisce bene perché, anche la sera prima di essere uccisa -racconta- qualcosa di strano era successo nell’abitazione urla e parolacce si udivano dalla strada, una brava donna –conclude- finita forse in un giro di combinazioni senza uscita””, poi prima di sparire mi parla di una donna con una lussuosa pelliccia di astrakan che sovente si aggirava nei paraggi della sua abitazione. Di colpo si gira e come un fulmine scompare dalla mia vista. Ritorno al tavolo con la mente stordita da tale racconto, e rimembrando le sue parole mi viene un dubbio – vuoi vedere che veramente la signora in astrakan era Olena? – ricordo che la signora in astrakan è una figura femminile che spesso si recava a Napoli da Polla utilizzando un pullman di linea. Cosa andasse a fare non si sa, ma da qualche indiscrezione si evince che la stessa s’incontrava con una o due persone per poi scomparire in un palazzo della Napoli vecchia. Torniamo ora all’omicidio che a questo punto si tinge di giallo. Ad ucciderla è stato il reo confesso Dmitry, ma se le indiscrezioni raccontatemi dal misterioso signore fossero vere, dietro ci potrebbero essere delle altre persone “complici di Olena” che nello specifico hanno forse per far vendetta su un suo presunto sgarro agito di traverso usando l’arma Dmitry. Un omicidio commissionato? Forse si forse no. Le indagini sono ancora in corso, gli inquirenti sono al lavoro nel massimo riserbo forse indirizzati proprio su una pista esterna a Polla. Intanto Dmitry resta in carcere a disposizione del Magistrato e, chissà non sia proprio lo stesso autore del crimine a dare una dritta sulla reale dinamica dell’accaduto. Lo sapremo nei prossimi numeri di Città Vallo.
