Maddalena Mascolo
SALERNO – Un nostro lettore ha scritto il suo pensiero specifico sul mondo del web in relazione all’articolo di fondo del direttore sul caso dell’aggressione via web in danno dell’on. Mara Carfagna. Ecco cosa scrive il lettore Sergio Rispoli (almeno così si firma !!): <<Gentile direttore Bianchini, ho letto l’articolo “Mara Carfagna: la fine del web” e, siccome credo le sfugga qualcosa in ordine alla possibilità di perseguire chi sul web -ovviamente da lettore e non da professionista dell’informazione- calunnia, diffama e variamente offende, magari approfittando dell’anonimato, le invio il link di un articolo che potrebbe interessarla: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/13/caso-carfagna-web-non-centra-e-regole-cisono/655240/ La libertà di espressione è troppo preziosa per dare spazio e forza a chi tenta e ritenta di imbrigliarla con giri di vite sul web che spesso a mala pena dissimulano il tentativo ( nemmeno tanto innocente ) di indurci ad accettare l’idea di “buttare il bagno con il bambino dentro”. La saluto. Sergio Rispoli>>. La riflessione del lettore ha indotto tutta la redazione ad una sorta di convention riservata dedicata al problema assai spinoso dell’utilizzo barbarico del web. Rispettiamo, ovviamente, l’opinione del lettore (ci mancherebbe !!) ma rimaniamo fermamente ancorati alle nostre convinzioni maturate anche sulla base della corposa casistica che, mano a mano, andiamo sperimentando sulle nostre spalle e sul nostro lavoro quotidiano. Non perché le opinioni del nostro direttore non possano essere messe in discussione, piuttosto perché a fronte delle tantissime regole già esistenti (e da noi ben conosciute !!) manca una reale attuabilità delle predette norme in un mondo in cui affiorano, a macchia d’olio, tantissimi “punti internet” da dove anche un ragazzino leggermente esperto può far partire tutti i messaggi che vuole. Comunque grazie al nostro lettore che, pur coperto dalla rete, ha stimolato un interessante dibattito.
Ottimo pezzo