ALFANO. “SO MA NON LO DICO” ( MICA SO FESS)

 

Antonio Citera

ROMA – Una vicenda assurda quella che si sta consumando nel cuore di un Governo quello italiano che ci fa ridere e bestemmiare nello stesso momento. Una risata amara naturalmente accompagnata da quel senso di stupore  misto a rabbia che dovrebbe convincerci  di quanto lampante sia il dissesto intorno a quella moralità politica che viene sbandierata nelle tv pubbliche senza percepire il minimo senso di crudeltà e di infamia che gli stessi primi attori stanno consumando  a danno dei cittadini. La vicenda  Shalabayeva, il via libera dato ad un’ambasciata  di muoversi  liberamente  ledendo i diritti di una donna e di sua figlia, è un caso come tanti di malgoverno o, meglio ancora di governo controllato dall’alto da chi senza preamboli, continua senza sosta la sua missione colonizzatrice di un popolo e, lo fa attraverso mercenari super pagati, strumentalizzati e programmati secondo schemi ben definiti. Se a tutto questo aggiungiamo l’appoggio ottenuto con il ricatto da parte di un PD ballerino e svincolato della sua vera essenza, il dado è tratto. Fiction e  apparente logica fanno da scenografia a una gestione personalizzata della cosa pubblica macchinata con la collusione. Tutto ciò per mantenere quegli equilibri che traballano da ogni lato, quella larga intesa scrupolosa che, affonda nel fittizio, retta da poltrone vellutate fatte a misura d’uomo. Allora si cercano sempre e comunque giustificazioni a tutto e a tutti, così nello specifico ci ritroviamo a detta dei vertici del PD e del PDL naturalmente di fronte a una bufala che il povero Angelino Alfano non poteva prevedere, secondo tutti non era a conoscenza dei fatti, cosa assurda per un Ministro dell’ Interno  che dovrebbe in teoria sapere tutto di tutti. Ma si sa in Italia anche questa ridicola giustificazione è data per buona, quindi oggi assisteremo alla fiducia incondizionata senza se e senza ma data da quei personaggi che dell’Italia amano solo i danari e il potere.  Angelino sapeva e come se sapeva dicono alcuni personaggi vicini al palazzo, ci sarebbero anche le prove subito occultate naturalmente. Oggi si cercano i colpevoli, si da l’esempio, saltano alcune poltrone si mobilitano i servizi segreti, tutto circoscritto nell’apparire di un film visto e rivisto nel quale a rimetterci sono le comparse ma, i veri attori quelli  che contano, pur di negare l’evidenza, si travestono da ingenui  perseguitati da quel potere occulto che loro stessi hanno creato.

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