Stalking: dalla fragilità alla devianza !! Studio e Ricerca in collaborazione con “il quotidiano di Salerno”

Dalla criminologa prof.ssa Rosanna Alfieri

ROMA – Nel 2° Convegno Mazionale “Dalla fragilità alla Devianza” tenuto a Cava de’ Tirreni nel 2010, fu presentato dalla prof.ssa Rosanna Alfieri l’argomento “Stalking. Il lato oscuro del molestatore”, in cui il fenomeno psicologico e sociale dello“stalking”, conosciuto anche con il nome di “sindrome del molestatore assillante”, “inseguimento ossessivo” o anche obsessional following, si raffigurava in tre categorie di comportamenti. · Le comunicazioni intrusive , comportamenti con scopo di trasmettere messaggi sulle proprie emozioni, bisogni, impulsi,desideri o intenzioni. · I contatti ,sia con controllo diretto, quali ad esempio pedinare o sorvegliare. · I comportamenti associati che consistono nell’ordine o cancellazione di beni e servizi a carico della vittima, al fine di danneggiarla o intimidirla. È molto importante sottolineare che lo stalking non è un fenomeno omogeneo; pertanto, è difficile che i molestatori assillanti rientrino in una categoria diagnostica precisa o che si possa identificare sempre la presenza di una vera e propria patologia mentale di riferimento. Gli stalkers non sono sempre persone con un disturbo mentale così come non esiste sempre un abuso di sostanze associato al comportamento stalkizzante. The personal “vittima personale”: ha avuto un rapporto amoroso (ex partner) o di amicizia con lo stalker che agisce per riconquistare o vendicarsi. Lo stalking è classificato in base alla relazione vittima-autore ed alle caratteristiche dell’attore. Molestie da parte dell’ex-partner: lo stalker dal temperamento impulsivo ed ostile prova risentimento a causa della precedente relazione caratterizzata da maltrattamenti, violenze fisiche e verbali, commesse anche in presenza di terze persone. Atti persecutori dovuti a infatuazione: questa tipologia si suddivide in due sottocategorie anche se prevedono caratteristiche simili di condotta :‘amore giovanile’ e ‘amore adulto’. La persona desiderata diventa il punto centrale delle fantasie dello stalker; il desiderio, anche se manifestato con rabbia, nella fantasia è romantico e positivo. Stalking delusionale e di fissazione: lo stalker tende ad essere incoerente e permane la sua fissazione sulla vittima che rischia di subire violenza fisica e/o sessuale; sono frequenti i casi in cui il soggetto ha già commesso reati di violenza sessuale o fisica, o ha precedentemente messo in atto condotte vessatorie. Nel caso in cui lo stalker si convinca che una terza persona impedisce a sua relazione, si potrebbe verificare una condizione di pericolo, soprattutto se quest’ultima viene percepita come intrusiva nella vita della vittima. Stalking sadico: Il tipo di approccio è inizialmente benevolo, per poi diventare sempre più persecutorio. Lo stalker si infiltra sistematicamente nella vita della preda, per crearle sconcerto e nervosismo. L’autore, spesso ha un disturbo antisociale della condotta e il comportamento persecutorio può essere rivolto a tutte le persone vicine alla vittima, nel tentativo di isolarla. Lo stalking in USA Una recente indagine del National Institute of Justice dimostra come in Usa il 59% è vittima dell’ex partner; il 23% di sconosciuti o di persone conosciute di recente; il 74% delle vittime ha tra i 18 ed i 39 anni. Una indagine del National Center Ingiury Prevention and Control stabilisce che il 50% delle vittime ha ricevuto minaccia esplicita; che il 7% riconosce nell’aggressore un disturbo mentale o l’uso di droghe od alcool. Lo stalking in Italia Lo stalker ha un’età media di 36.5 anni. Il 77.54% è maschio, il 57.25% è single; il 24.5% è separato o divorziato. Limitatissima è la percentuale di stalker vedovi. (Dipartimento di Psicopatologia Forense presso la Facoltà Medica dell’Università “Sapienza” di Roma – Associazione Matrimonialisti Italiani ). Ma c’è un altro numero a preoccupare: è quello delle molestie non denunciate, che sarebbero più del 90%. Secondo un comunicato ANSA, dopo otto mesi,da quando e’ stato introdotto il reato di stalking, sono 4.124 le persone denunciate (in media 17 al giorno) e 723 le arrestate. La Lombardia in testa per denunce (539) ed arresti (129),la più virtuosa la Valle d’Aosta (10 denunce e nessun arresto). La più alta incidenza di uomini vittima in Sardegna (28,75%), in Molise piu’ donne vittima ((86,96%). Le denunce in Toscana e Campania sono 359 e 344, in Sicilia 331 e nel Lazio 308. Lo stalking e’ un fenomeno in crescita specie con la posta elettronica (Eurispes = 80% dei casi) e chat. L’analisi condotta dalla Polizia di New York ha mostrato su un campione di casi dal 1996 al 2000 una tipologia ricorrente di molestatore (maschio, 25 anni) e di vittima (donna, 35 anni) e l’utilizzo primario dell’email come strumento di stalking. Di qui la necessità di fornire la maggiore informazione possibile a tutta la cittadinanza con strumenti adatti e specialisti che, uniti da una multidisciplinarietà, possano affrontare ed aiutare in situazioni di discriminazioni, maltrattamenti, persecuzione, violenza, per una efficace protezione del soggetto che subisce tali condotte.

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