Sala C. nella seconda metà del ‘700

 

 

Da Antonio Sica

SALA C. – E’ in programma per mercoledì 26 Giugno a Sala Consilina, con inizio alle ore 18,30 presso l’Aula Magna delle Scuole Elementari di Via Matteotti, la presentazione del libro “Sala Consilina nella seconda metà del ‘700“, scritto da Angelo Sica. L’evento, che sarà moderato dal giornalista Geppino D’Amico, gode del patrocinio del Comune di Sala Consilina e dell’UNICEF Campania. Dopo i saluti di Gaetano Ferrari, sindaco di Sala Consilina, di Antonio Calandriello, Presidente della BCC di Sassano, e di Raffaele Accetta, Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, sono previsti gli interventi di don Antonio Cantelmi, Padre Spirituale del Seminario Metropolitano di Salerno, di Alfonso Andria, già Senatore della Repubblica, di Margherita Dini Ciacci, Presidente UNICEF Campania, di Carmine Pinto, Docente dell’Università di Salerno, di Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro, e di Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi- Conza- Nusco- Bisaccia. La presentazione, alla quale interverrà anche l’autore Angelo Sica, godrà dell’accompagnamento musicale di Silvio De Filippo (chitarra) e di Matilde De Filippo (voce). Lina Mori e Lucio Mori leggeranno alcuni brani del testo.

Nel volume l’autore ripercorre 50 anni di storia di Sala Consilina, dal 1750 al 1800. Il libro, basato su ricerche effettuate in archivi privati e pubblici, conferma il valore del metodo scientifico e l’interesse sulle premesse dell’ingresso del Mezzogiorno nella modernità. Il suo soggetto, la Sala del Settecento, appartiene alla storia delle comunità locali, e contribuisce a delineare il vasto affresco storico di una nazione, consentendo di ricostruire pezzo per pezzo il quadro generale di un’epoca. “L’analisi dei caratteri della società di Antico Regime in cui Sica colloca la sua storia Salese -scrive nella prefazione il prof. Carmine Pinto– si inserisce in un risveglio di interesse sul Risorgimento italiano che va ben oltre il novero degli addetti ai lavori”.

La situazione socioeconomica di Sala Consilina nella seconda metà del Settecento rispecchia e riassume tutta quella del Vallo di Diano, e si inserisce per le prospettive e per i riflessi nella struttura sociale che caratterizza il Regno di Napoli. Il popolo, analfabeta e legato a condizioni estremamente tristi, riceve salari di fame e per evitare il peggio è costretto ad accettare contratti, per il fitto o subaffitto dei terreni, ad un prezzo troppo alto per tentare non tanto una scalata sociale quanto un’esistenza meno disagiata. Avvilito per la mancanza di prospettive più idonee, accetta il presente e lo difende, perché ha paura di perdere anche il minimo di sicurezza, o meglio di insicurezza. Si attesta insomma su posizioni del vivere concreto ed accetta con fatalismo le sue disavventure, sopportandole come un segno del destino per la sua classe.

I 5 capitoli del volume sono dedicati rispettivamente alla “Situazione Socioeconomica di Sala Consilina nella seconda metà del Settecento”, a “La Parrocchia di Santo Stefano: sua amministrazione e riflessi sulla vita economica e sociale di Sala Consilina”, a “Il Tumulto del 17 Marzo 1766”, all’ “Orizzonte Intellettuale”, e a “I Fatti del ’99”.

Il libro “Sala Consilina nella seconda metà del ‘700” è edito dal Centro Studi e Ricerche “Radici” di Montesano sulla Marcellana, ed è stato pubblicato a cura della BCC di Sassano e con il contributo del Comune di Sala Consilina.

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