Aldo Bianchini
SALERNO – Potrà sembrare strano ma a causa di un invito a cena mancato potrebbe saltare anche l’ultimo fragile accordo tra l’impetuosa Mara Carfagna (portavoce del gruppo PdL alla Camera e commissario del PdL di Salerno) e il sempre tentennante governatore Stefano Caldoro bloccato a metà strada tra l’ex ministra e Edmondo Cirielli. Insomma diciamola tutta fin dall’inizio di questo approfondimento, il governatore Caldoro è caduto su un principio di cavalleria fondamentale: invitare a cena una donna è un atto indeflettibile. Da qui la rabbia incontrollabile (almeno inizialmente !!) di Mara Carfagna che avrebbe, in un momento d’ira, richiesto addirittura la sostituzione dell’assessore Giovanni Romano (l’unico uomo di centro destra capace di fare ambiente) per far posto alla “sua” Monica Paolino (moglie di Pasquale Aliberti, sindaco di Scafati) che, però, avrebbe già elegantemente rifiutato. Ma la carta principale Mara l’ha giocata sul tavolo diretto di Caldoro mettendolo, si dice, alle corde per la sua presunta amicizia con Edmondo Cirielli con il quale è stato a cena pochi giorni fa e facendogli chiaramente capire che da oggi in poi dovrà rispondere direttamente al PdL di Salerno per le decisioni che riguardano il territorio salernitano. Ma, ovviamente, c’è di più, molto di più. Nell’ampio Transatlantico capitolino sarebbero in tantissimi che sul mancato invito a cena stanno ironizzando e prefigurando scenari interessanti, ed al tempo stesso inquietanti, sulle prossime mosse della portavoce del PdL. E’ di queste ore il siluramento del ministro per le pari opportunità, Josefa Idem, per via dell’IMU non pagata e quindi si riaprirebbe per la Carfagna la possibilità (molto ventilata al momento della costituzione del governo Letta) di andare a rioccupare la poltrona di “ministro per le pari opportunità”. Non solo perché la Carfagna in quel ministero ha fatto benissimo ma anche per riequilibrare il potere politico in provincia di Salerno che ora sembra troppo spostato sulla figura di Vincenzo De Luca. Ebbene i benpensanti del Transatlantico, i tanti deputati che non avendo nulla da fare passeggiano per fare gossip, avrebbero ipotizzato che tra i primi provvedimenti della probabile nuova ministra Carfagna potrebbe esserci una leggera modifica al decreto introduttivo del numero telefonico “1522” (dalla Carfagna creato per proteggere le donne dalle violenze) con l’aggiunta di un settore specifico che riguarderebbe le “cene mancate” (anche questo è un segnale di violenza !!) ovvero le scorrettezze degli uomini che vergognosamente non invitano le donne a cena quasi come se la cena fosse un privilegio di classe riservato ai soli maschi. Il sostegno del telefono amico interverrebbe, però, soltanto quando è provata la presenza di due o più uomini a cena; in quel caso l’organizzatore della cena dovrebbe tener presente che deve riservare una specifica “quota rosa”, ovvero per ogni due uomini è necessario invitare una donna; in caso contrario la cena non s’ha da fare. Soltanto così si eviterebbero scorrettezze del tipo Caldoro/Cirielli a cena senza aver ritenuto di dovere invitare anche la Carfagna. Insomma una cosa un po’ complicata, se volete, ma perfettamente attuabile nel rispetto del principio delle “pari opportunità” e delle quote rosa che da qualche anno imperversano dovunque. Queste, dunque, le ventilate e gossippistiche ipotesi ipotizzate dai “nullafacenti del Transatlantico”. Sul fronte dei rapporti diretti tra Mara Carfagna e Stefano Caldoro sembra, invece, che grazie alla linea calda di twitter, oggi in grossa tendenza, siano stati già avanzati i primi passettini verso la pace guerreggiata. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.