TEGGIANO – Ormai, senza il saggio di fine anno della palestra Salus, l’estate non inizia ufficialmente, come diceva qualcuno dei presenti, infatti in una serata di inizio estate, sabato 15 giugno, nell’area esterna Salus, alle ore 20,30, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Salus Sport, con sede in Prato Perillo di Teggiano, gestita con grande maestria dalla famiglia di Franco e Pina D’Elia e rappresentata dall’ing. Donato Benvenga, la vitalità e l’accoglienza divertente della palestra Salus. La Salus opera su tutto il territorio di Teggiano e del Vallo di Diano, organizzatrice, come accade da 27 anni a questa parte, il Saggio di danza di fine anno. Davanti ad un strepitoso pubblico, di amici e parenti e autorità non solo politiche, ci sono state le esibizioni artistiche degli allievi iscritti ai corsi di danza classica, predanza, moderna, hip hop, jazz, latino americano. Le coreografie sono state a cura di Jennifer Saia con l’aiuto dei coordinatori tecnici di Antonia D’Elia, Spenillo Diego, Serio Antonio, Di Candia Adriana, Olga Liguore. L’evento è stato presentato e coordinato dalla splendida e impeccabile giornalista televisiva Paola Lo Sasso, sempre puntuale nei suoi interventi senza mai travisare ed annoiare il pubblico presente. Sulle musiche delle melodie più famose, i ballerini in erba, divisi per categoria, a seconda dell’età che variava dai 4 ai 17 Anni, hanno dato saggio della loro bravura. Una serata all’insegna della danza, che si è articolata in 3 momenti di saggio di esibizioni, con l’apertura della novità di quest’anno una esibizione di “Fit Box” mentre la prima parte del saggio ha visto l’esibizioni di danze e balli di hip hop, jazz, rock, latino americano. La seconda parte del saggio ha visto l’esibizione della nuova moda di mantenersi in forma e smaltire il peso in eccesso, lo “Zumba Fitness”, una dimostrazione fatte dalle madri degli allievi/e dei corsi, mentre, gli oltre 90 allievi, tra ragazzi e ragazze, con i tipici costumi nazionali si sono esibiti nei balletti più famosi del mondo (Spagna, Brasile, USA, Afro- latini ). La terza parte e finale della lunga serata, dedicata al tradizionale musical, quest’anno, con straordinarie corografie sceniche è stata la volta della commedia musicale di “Aladin” ispirato alla fiaba de “Le mille e una notte” e alle canzoni del lungometraggio d’animazione della Walt Disney su Aladin vagabondo e ladro, non per vocazione ma per necessità. Il suo sogno è uno: che le cose un giorno possano cambiare, in meglio, per lui e per il suo grande amico Abu. E così avviene, quasi inavvertitamente, al mercato conosce una ragazza, se ne innamora, ma scopre che è la principessa di Baghdad, la splendida Jasmine, irraggiungibile per lui. Catturato dalle guardie del sultano, Aladin è poi condotto in prigione e liberato dal perfido Jafar, Gran Visir del sultano, che vuole usare il giovane per poter recuperare una misteriosa lampada in una Caverna da lungo tempo dimenticata dal mondo. Sarà proprio questo piccolo oggetto a cambiare una volta per tutte la vita di questo giovane: una volta recuperata la lampada, egli scopre che al suo interno vive un Genio onnipotente, in grado di realizzare tre desideri. Il successo dello spettacolo è stato evidenziato dallo scroscio di applausi che faceva seguito ad ogni esibizione. Bisogna dire, un organizzazione perfetta e di assoluta accuratezza, anche nei minimi particolare, fatta di mesi di lavoro e pazienza.
Il Centro Salus, grazie alla sua direttrice artistica Jennifer Saia ed alla passione profusa dai suoi insegnanti, rappresenta dopo oltre 25 anni di attività e di crescita, un’eccellenza nella scena coreutica del nostro territorio e la rappresentazione di sabato sera, ne è stata la dimostrazione. “ Tutto ciò è stato reso possibile solo grazie al grande amore ed il rispetto che abbiamo della Danza e di tutti coloro che con passione e sacrificio si avvicinano ad Essa, come abbiamo scritto sul programma del saggio: La danza un’arte sublime, un sogno che può diventare realtà” ha dichiarato Jennifer Saia a fine serata ai microfoni del giornalista Pietro Cusati.
direttore: Aldo Bianchini