VALLO di DIANO – Si continua a sperare a Sala Consilina per le sorti del Tribunale già accorpato a Lagonegro. Nell’attesa che la Consulta esprima la sua sentenza e nell’eventualità che dalla politica si decida per una proroga di un anno che farebbe slittare a settembre del 2014 l’entrata in vigore del Decreto di Revisione della Geografia Giudiziaria, ci pensa la Ministra Anna Maria Cancellieri a buttare acqua sul fuoco, spegnendo sul nascere e opponendosi in maniera forte e decisa ad ogni tipo di riformulazione del Decreto che manda in fumo circa 1000 uffici giudiziari in tutto lo Stivale – “Sarebbe catastrofico l’eventuale rinvio del disegno di legge sulla geografia giudiziaria, che prevede l’accorpamento di alcuni Tribunali. – Dice. – “La linea del Governo è della fermezza più assoluta, non possiamo permetterci di fermare quel Ddl. Fermarlo ci creerebbe problemi all’esterno perché è una delle cose che abbiamo richiamato per ridare fiducia al nostro paese, e all’interno perché le piante organiche sono ormai state fatte e i trasferimenti effettuati. Sarebbe veramente catastrofico per l’andamento della giustizia”. Il ministro della Giustizia ha ricordato inoltre che la riforma della geografia giudiziaria prevede comunque che entro due anni dall’entrata in vigore, se ci sono delle cose da correggere, possono essere corrette. Con la massima onestà intellettuale noi teniamo fermo, faremo tutto ciò che dobbiamo fare per non fermarlo”. Per Cancellieri il Ddl “è come un treno in corsa e se lo fermi deraglia”. Noi non possiamo deragliare, poi evidentemente se sono stati commessi degli errori li ripareremo.” – Conclude il Guardasigilli. Parole chiare e forti che si rifanno allo stile “dolce ma deciso” che fu del suo predecessore Paola Severino, fautrice e ispiratrice della soppressione dei Tribunali per onorare la tesi della spending review portata avanti dal Governo Monti. Ma nonostante le vicende politiche degli ultimi tempi hanno consegnato un Governo nuovo, fatto di larghe intese, con un compromesso che la storia ricorderà a lungo, niente pare sia cambiato. La flebile lucina tenuta accesa dalla Commissione Giustizia del Senato su un’eventuale proroga sembra affievolirsi sempre più. Svaniscono nel nulla dunque le speranze dei tanti “lottatori” che a testa bassa dovranno abbandonare il ring per consacrare vincitore quell’autolesionismo che nuoce gravemente alla salute e alle tasche ( dei cittadini ovviamente). Tornando in casa nostra, a Lagonegro tutto procede secondo previsioni, il nuovo super Tribunale sarà pronto nei tempi che la legge ha dettato a discapito dei tanti cittadini del Vallo di Diano e zone limitrofe che dovranno emigrare in terra Lucana per risolvere i problemi della Giustizia e presto anche della sanità visti anche gli sviluppi e le condizioni di degrado denunciate negli ultimi tempi riguardanti l’ospedale Luigi Curto di Polla.
direttore: Aldo Bianchini