da Pasquale D’Alessio (Istruttore tecnico, allenatore e personal trainer Fipe)
Quando si parla di ansia viene naturale l’associazione al termine prestazione. Sia che e si tratti di sport o di incontri galanti, una prestazione minata da uno stato ansioso è certamente destinata ad essere di scarso rendimento. É quello che accade quando si inizia a praticare fitness in vista della prova costume. L’ansia, in questa fattispecie, colpisce perche ci si è ricordati troppo tardi d’iniziare un programma d’allenamento, e aumenta sempre più quando, molto presto, ci si rende conto che non è facile ottenere i risultati sperati in termini di snellimento e modellamento. A questo punto, essa spinge a mettere in atto un insieme di comportamenti errati che ne fanno la principale causa di insuccesso nel raggiungimento degli obiettivi. Tra le condotte scorrette più usuali, c’è quella di affidarsi a falsi miti circa tecniche di allenamento e di alimentazione. Queste, se da un lato sono inutili e anzi inducono allo sconforto e all’abbandono dell’attività fisica, dall’altro risultano essere sovente dannose e foriere di infortuni. Situazioni, quest’ultime, che potrebbe addirittura precludere il prosieguo stesso dell’allenamento. Occorre sfatare questi falsi miti e fare informazione seria su argomenti che riguardano il fitness e il welness. Per ora mi limito a indicare che il rimedio naturale contro l’ansia derivante dalla prova costume è affidarsi ad un piano d’allenamento personalizzato, redatto da un allenatore qualificato e che si sviluppi lungo un arco temporale sufficientemente lungo, affinché il metabolismo riesca a beneficiarne. L’allenamento deve essere affiancato da un’alimentazione sana e bilanciata che, in assenza di patologie, si limiti a non concedere spazio agli eccessi. Laddove vi siano patologie è d’obbligo farsi approntare un piano alimentare da un medico dietologo.