Anna Augusto
ROMA – Un Papa Gesuita, ma non si sa perchè non viene mai quasi menzionato nei servizi giornalistici. Siamo ancora alla fase di”spionaggio” di tutti i suoi movimenti, alla ricerca del particolare da scoop. Forse non tutti sono convinti di questo ramificazione della chiesa cattolica. Ma chi sono i GESUITI? Sono religiosi che oltre ai tre voti di povertà, fanno anche il voto di obbedienza al Papa. I Gesuiti, o Compagnia di Gesù, fu fondata nel periodo dello scisma protestante. Il suo fondatore fu un militare Ignazio di Loyola, divenuto poi Santo. Obbedivano ciecamente al Papa. Il loro superiore Generale veniva chiamato Papa Nero, perchè si pensava che tramasse all’ombra del Papa. Che fosse addirittura più potente. I primi Compagni andarono, a portare la loro parola, per il mondo, uno dei primi fu FRANCISCO JAVAR che andò in India e in Giappone (io credo che il nuovo Papa abbia preso da lui il nome e non dal Santo di Assisi). Nel corso dei secoli divennero molto potenti e accusati di voler sovvertire l’ordine sociale. Ligi alle regole, molti intransigenti e grandissimi studiosi. Ebbero grandi risultati nelle arti e nelle scienze, fondarono collegi creando anche un metodo educativo ”Paradigma Pedagogico Ignaziano”. Furono oggetto di persecuzioni da parte di potenti. Ci furono molte chiacchiere e per un periodo la Compagnia dovette sciogliersi. Nel secondo dopoguerra, ci fu una ramificazione con la Teologia della Liberazione con a capo Pedro Arrupe. Il movimento guardava alle disuguaglianze sociali e alle oppressioni politiche, ma per i critici era la versione cristiana del marxismo. Papa Giovanni Paolo II fu grande oppositore di questo movimento, pensando che si rischiasse di provocare una frattura -chiesa dei poveri e chiesa dei ricchi. Alla morte di Arrupe volle egli stesso nominare il successore.Papa Benedetto XVI, invece, è stato più conciliante nominando, capo della sala stampa, padre Federico Lombardi, Gesuita. Sostituendo di fatto Joaquin Navarro Valls, passato all’Opus Dei. Fra i Gesuiti e l’Opus Dei esiste una specie di rivalità- Parlando di Papa Francesco, (solo Francesco non I°, se ci sarà un successore sarà detto I°) al momento ci appare persona di grande carisma e simpaticamente umana, semplice. Qualcuno sussurra connivenze politiche. A noi non è dato saperlo. Siamo fiduciosi. Speriamo che, con il rigore attribuito al suo Credo, sappia veramente guidare una Chiesa che ci sta mostrando fin troppi difetti. Che sia il Pastore di tutti. Che sappia unire il mondo in questo momento così difficile.
Disse di voler combattere la massoneria ecclesiastica. Fu cosi che aprirono le porte al pubblico della biblioteca vaticana. La paura e la schiavitù sono figlie dell’ignoranza.