NECESSITA’ EDUCATIVA

Alfonso D’Alessio

Oggi va di moda il pensiero debole e questa non è una novità. Farsi portavoce di proposte forti appare agli occhi di tanti anacronistico, soprattutto nell’epoca del relativismo culturale, in cui sono messi in discussione la verità, la bellezza, l’amore, la bontà. Se vengono a mancare questi ultimi riferimenti, tutti riconducibili al campo della verità nei differenti campi, dalla conoscenza alla cultura, all’estetica, all’affettività e all’etica, decade anche la necessità dell’educazione. Il termine «educazione», infatti, ha in sé il verbo latino ducere che significa «condurre». Se non c’è una meta riconosciuta, se non esistono una bontà, una bellezza, una verità, un amore a cui essere educati, non ha senso il rischio dell’educazione. Al massimo ci potranno essere degli informatori o qualcuno che parla tanto per parlare. Ed è per tale motivo che tutti sembrano vagare alla ricerca di qualcosa di cui non hanno la minima idea di cosa sia. Si brancola nel vuoto, cercando una felicità che è a portata di mano ma che non si hanno più gli occhi per vederla. Educare vuol dire affinare la vista, condurre alla conoscenza, è il fattore cruciale per la riuscita di una comunità. Eppure la menzogna del pensiero debole è sotto i nostri occhi, i frutti di perdizione sono sperimentabili ogni istante. Il relativismo toglie l’orizzonte ampio entro cui navigare, e relega l’uomo in un ambito ristretto fatto di incertezze e di assenza di timone nelle tempeste. Educare alla visione di Dio è dunque un imperativo. Lo è per tutti e soprattutto per la Chiesa, che deve sconfiggere la tentazione dell’esclusiva approvazione umana e indirizzarsi sempre più alla formazione. Un buon cristiano deve essere un ottimo uomo, sull’assenza di umanità non si costruisce nulla. Il nemico più grande dell’azione educativa? Agire per il consenso. La sfida più autentica? Saper andare controcorrente. Solo così quando tutto sembra correre verso sfascio si potrà godere di un’ancora di salvezza, o quanto, chi avrà educato veramente, non potrà essere annoverato tra i corresponsabili del vuoto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *