Michelangelo Russo: avv. Gamberini chiede rettifica su dott. Bevere

Aldo Bianchini

SALERNO – L’avvocato Alessandro Gamberini di Roma, in nome e per conto del dott. Antonio Bevere –magistrato di Cassazione- in relazione all’articolo <<Michelangelo Russo: l’uomo che ha cercato di cambiare la politica !!>> pubblicato il 15 gennaio 2013 su questo giornale online, ha chiesto la pubblicazione della seguente rettifica: ““”“in relazione all’articolo dal titolo “Michelangelo Russo: l’uomo che ha cercato di cambiare la politica!!”, pubblicato dal “Quotidiano di Salerno” il 15 gennaio 2013 (ore: 12.01)[1][1], a firma del direttore Aldo Bianchini, si precisa che la circostanza secondo la quale il giudice Giuseppe Cocilovo frequentava “il salotto culturale” del giudice Antonio Bevere è priva di fondamento. Non esiste né è mai esistito alcun rapporto di amicizia e frequentazione tra i due magistrati. Tra l’altro gli indicati incontri nella città di Milano risultano anche materialmente impossibili: il magistrato Giuseppe Cocilovo – a seguito di nomina con D.M. 30 giugno 1979 – è stato immesso nelle funzioni di uditore giudiziario in tirocinio, presso il Tribunale di Palermo, il 19 luglio 1979 (p.v. di giuramento ed immissione in possesso, fonte CSM), e solo dopo il suddetto tirocinio ha preso le sue funzioni a Milano, mentre il dott. Antonio Bevere aveva all’epoca già assunto, fin dal 13 marzo 1979, le funzioni di giudice del Tribunale di Roma (p.v. di immissione in possesso, fonte CSM), lasciando le funzioni di magistrato presso il distretto della Corte d’Appello di Milano, e trasferendo la sua abitazione nella capitale, prima dell’arrivo di Cocilovo nella città di Milano”. Poiché la falsa circostanza enunciata – messa in correlazione dall’articolo pubblicato nel quotidiano da lei diretto alla condanna di Antonio Sallusti per il delitto di diffamazione ai danni del dott. Cocilovo, di cui il dott. Bevere è stato relatore ed estensore in Cassazione – è gravemente diffamatoria perché assume che il mio cliente eserciti la funzione giurisdizionale nei confronti degli “amici”, la invito a volere pubblicare la presente rettifica nella sua interezza e col dovuto rilievo. La invito anche a volere cancellare la notizia falsa dal sito internet del quotidiano per evitare di reiterare la realizzata diffamazione”””.  Aderiamo volentieri alla richiesta di rettifica avanzata dall’avv. Alessandro Gamberini ed anche alla cancellazione dal web dell’articolo in questione. E’ opportuno precisare che, comunque, il sottoscritto non aveva e non ha alcuna intenzione di diffamare il giudice Antonio Bevere del quale ha seguito, fin dagli anni ’70, le sue brillanti e professionali inchieste giudiziarie. La descrizione del salotto culturale, peraltro desunta da molti articoli giornalistici presenti tuttora in rete, era soltanto un modo per dare maggiore spessore culturale-sociale e professionale al personaggio oggetto dell’articolo contestato, cioè al dott. Michelangelo Russo che per molti anni è stato PM nel tribunale di Salerno. Infatti l’argomento centrale dell’articolo pubblicato il 15 gennaio 2013 era ed è l’approccio alla politica da parte di uno dei magistrati che maggiormente ha inciso nella vita politica-sociale e imprenditoriale della città e della provincia di Salerno.


 

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