Maddalena Mascolo
SALERNO – Il problema di furti, delle prevaricazioni e del bullismo a scuola è un problema vecchio come la scuola. Forse il problema vero è che la scuola è vecchia e stenta ad adeguarsi ai tempi, dovunque essa si trovi, almeno sul territorio nazionale. Ma oggi parliamo del Severi, un istituto scolastico di prim’ordine in Città che sfortunatamente poggia le sue basi in una zona che di per se non gode di ottima reputazione per colpa di “pochi imbecilli” che definire ladruncoli da strapazzo è anche troppo. Purtroppo in quel quartiere, per certi versi nuovo, insistono delle “sacche di soggetti noti” che trasmettono il peggio di se stessi anche alle nuove generazioni. E le conseguenze scivolano fin dentro la scuola con ripercussioni molto pesanti. Questa volta è toccato al Severi, ma il rischio è presente anche in tutti gli altri istituti scolastici di quella zona. Alle ore 9.22 del 18 gennaio il comunicato dell’Arma dei Carabinieri che annuncia l’arresto avvenuto “forse in classe” di due ragazzi: <<Nella giornata del 17 gennaio, a Salerno, i Carabinieri del Reparto Operativo hanno arrestato due giovani responsabili di una serie di furti all’interno di un noto istituto del centro cittadino. Da tempo infatti venivano segnalati episodi spiacevoli all’interno della scuola, quali “sparizioni misteriose” di telefonini, soprattutto se dell’ultima generazione, oggetti in oro e somme di denaro all’interno delle aule, in special modo se lasciate temporaneamente incustodite dagli alunni, soprattutto se impegnati in attività fisica presso la sottostante palestra. Nella giornata di ieri , l’ennesimo furto in danno di almeno 6 giovanissimi studenti di una classe del primo anno che, al rientro dalla lezione di educazione fisica, hanno trovato l’amara sorpresa. Ad uno era stato sottratto un nuovissimo I-Pad, ad un altro una catenina in oro e agli altri del denaro per un ammontare complessivo di circa cinquanta euro. I militari, avvisati dai dirigenti del plesso scolastico, recatisi immediatamente sul posto e raccolte le necessarie informazioni ed indicazioni, hanno indirizzato immediatamente le indagini nei confronti di due giovani, frequentatori del quinto anno dello stesso Istituto che , sulla base di una serie di elementi raccolti, non davano l’impressione di “rigare dritto”. Alle incalzanti domande dei carabinieri, vistisi alle strette, G.S., maggiorenne da pochi giorni ed il minorenne M.U., non hanno avuto altra alternativa che ammettere le loro responsabilità in ordine ai gravi fatti commessi, consentendo peraltro di recuperare e restituire agli aventi diritto la refurtiva. I due ladruncoli infatti, sebbene l’aula scolastica presa di mira fosse chiusa, si sono procurati la chiave distraendo la coadiutrice scolastica (bidella) sottraendole la chiave, rimessa subito a posto non appena fatta la “razzia”. Uscendo dalle scale anti incendio allo scopo di evitare di essere notati dal personale di servizio all’ingresso della scuola, hanno nascosto all’esterno dell’istituto quanto rubato per, secondo i loro piani, recuperarlo tranquillamente al termine delle lezioni. Entrambi i giovani, che sono incensurati, sono stati tratti in arresto ed il maggiorenne è stato immediatamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza con rito direttissimo mentre il minorenne è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza sito in questo Largo d’Aquino a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori>>. Alle ore 17. 38 dal Liceo Scientifico Statale “F. Severi” la velata conferma con uno scarno comunicato (a firma apocrifa della Dirigenza Scolastica) che, comunque, restituisce la giusta serenità a tante famiglie: <<Nel corso degli ultimi giorni si erano verificati alcuni furti all’interno dell’istituto. La scuola si era attivata per cercare di trovare al proprio interno le risposte a tale situazione dialogando con gli studenti e predisponendo una più attenta vigilanza ai piani, nei corridoi, nelle aule e nei laboratori. Purtroppo tali misure non hanno sortito l’effetto auspicato e così è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine cui vanno riconosciute la pronta collaborazione e la rapida soluzione del problema. Nel caso in cui dalle indagini in corso dovessero emergere profili di responsabilità a carico di qualche studente del liceo, la Dirigenza ed il collegio dei docenti si dichiarano disponibili sin d’ora ad adottare tutte le possibili iniziative atte ad ottenere un corretto reinserimento dei ragazzi all’interno della comunità scolastica. Inoltre, nel momento in cui il liceo “SEVERI” incontra tanti consensi tra le famiglie per le iscrizioni alle classi prime anche per l’istituendo indirizzo del Liceo Sportivo, la Dirigenza intende informare genitori e studenti che il problema è stato isolato e prontamente risolto>>. Sarebbe buona regola per l’Istituto Scolastico che, a cominciare dal prossimo comunicato, le notizie verso l’esterno venissero veicolate su “carta intestata” con firma di sottoscrizione leggibile da parte del “dirigente scolastico”, soprattutto per notizie così importanti non ci si può trincerare dietro l’anonimato ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. L’arresto di due ragazzi non si può chiudere con la sconsolante frase “ … il problema è stato isolato e prontamente risolto” perché il dirigente scolastico sa benissimo che non è cosi e che, anche se l’Istituto ha dichiarato la propria disponibilità a reintegrare i due “ladruncoli” (così definiti dai carabinieri !!), l’effettiva risoluzione del caso (di questo come di altri) passa attraverso un coinvolgimento generale dell’intera dirigenza e di tutta la docenza, nonché di tutti gli studenti dell’Istituto. Ecco, in questo la scuola è vecchia e non riesce a rimanere al passo con i tempi e non riesce a passare dalla cosiddetta “scuola nozionistica” a quella più moderna e cosiddetta “scuola quantistica”. Una speranza, però, l’istituto Severi la lancia verso il mondo esterno e bisogna dargliene atto. Arriva il “liceo sportivo” e sappiamo bene come lo sport, almeno quello dilettantistico, si trovi in una posizione lontana mille miglia dalla realtà inquietante delle fasce di popolazione meno abbiente.
Ottimo spunto per svolge evidenziare come tutto sia possibile.
In bocca al lupo al Severi!