Aldo Bianchini
SALERNO – Sarà una tavola rotonda di tutto rispetto, anzi di assoluto valore nazionale, quella che si terrà il 2 febbraio prossimo, ore 12.00, nella sala polifunzionale “B. Mercadante” di Torraca. Sarà presentato il libro “Eroi Silenziosi” di Angelo Jannone, Sette racconti autobiografici di un ufficiale dei Carabinieri (Jannone appunto) che incrociano tra i più importanti avvenimenti di cronaca degli ultimi trent’anni. Dalle indagini per la cattura di Riina, a stretto contatto con il giudice Giovanni Falcone, fino alla fine degli anni ’80; dall’inchiesta sui Serenissimi di Piazza San Marco a Venezia nel 1997; da comandante provinciale dei Carabinieri infiltrato tra i narcos. In pratica Angelo Jannone tratteggia i punti saliente della vita di un carabiniere che resta carabiniere per tutta la vita, nonostante le ingiustizie subite. Sette storie che, senza discostarsi per nulla dalla realtà, raccontano le emozioni, i sentimenti e le difficoltà delle indagini e della vita quotidiana dei carabinieri e, spesso, delle loro famiglie. Un libro scritto da chi, in quei giorni, era in prima fila, da chi ha vissuto a stretto contatto con determinate realtà. Il libro di Angelo Jannone è, però, l’occasione per una seria e approfondita tavola rotonda sulla giustizia con un moderatore d’eccezione, Giovanni Falci – avvocato penalista, che proporrà ad ogni personalità presente domande sulla prevenzione dell’infiltrazione mafiosa nel Cilento. A turno interverranno sul tema: Alfredo Greco (sostituto procuratore di Vallo della Lucania), Michele Alfano (penalista del foro di Nocera I.), Paolo Carbone (penalista del foro di Salerno), Armando Lamberti (ordinario diritto costituzionale presso l’università di Salerno), Elio Lo Monte (docente diritto penale università di Salerno), Sergio Perongini (ordinario diritto amministrativo università di Salerno), Erminio Rinaldi (procuratore aggiunto di Salerno) e Alberto Simeone (penalista del foro di Benevento). Per ritornare al libro “Eroi silenziosi” va detto che il suo autore Angelo Jannone è stato comandante della compagnia carabinieri di Corleone dal 1989 1l 1991 ed autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò Riina e sul commercialista Pino Mandari. Da Corleone fu trasferito per ragioni di sicurezza, poiché entrato nelle mire del Clan dei Corleonesi; a Catania ha comandato il Nucleo Operativo Provinciale ed è stato al centro di una cruenta sparatoria, nel corso della quale, il 18 giugno 1992 , fu catturato un intero gruppo di fuoco del clan dei Cursoti. Dopo Catania, ha comandato la compagnia di Roccella Ionica in Calabria ed è stato protagonista di diverse importanti operazioni contro le famiglie della Locride ed i Piromalli. Sempre in Calabria ha firmato l’informativa dell’operazione Galassia, che portò all’arresto di 187 esponenti di Cosa Nostra. Dalla Calabria viene trasferito dopo che un pentito aveva rivelato un progetto di attentato nei suoi confronti voluto dalle Ndrine della Locride. In seguito ha comandato per tre anni il Nucleo operativo di Mestre, ove è stato alla ribalta per indagini contro la corruzione della Guardia di Finanza, e per una cruenta sparatoria con una banda di giostrai. È stato poi al Raggruppamento Operativo Speciale di Roma nell’estate del 2000 e ha lasciato l’Arma nel dicembre 2003, con il grado di tenente colonnello. Durante il periodo al ROS si è infiltrato in Italia ed all’estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legati a camorristi permettendo il sequestro di 280 chilogrammi di cocaina e l’arresto di oltre 43 persone, tra Napoli, Milano, Roma, Amsterdam ed il Venezuela. La vicenda è raccontata dal libro di Giorgio Sturlese Tosi “Una vita da Infiltrato” ed Rizzoli, 2010. Al ROS ha comandato anche il Reparto Analisi durante il quale ha collaborato alla stesura del primo rapporto Economia, Criminalità e Finanza in Italia, con il capitolo “Indicatori di infiltrazioni nel settore dei pubblici appalti”. Nel corso degli anni trascorsi nell’Arma Jannone è stato insignito di numerosi riconoscimenti per i meriti di servizio. Appuntamento, quindi, per il prossimo 2 febbraio a Torraca intorno alle ore 12.00=.