Aldo Bianchini
SALERNO – In questi ultimi giorni, dopo la pubblicazione delle classifiche del “Sole 24 ore” sui sindaci più amati d’Italia, sto leggendo una serie di commenti positivi sulla figura e sul personaggio del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che ha conquistato la leadership della precitata classifica. Dunque Vincenzo De Luca è il “sindaco più amato dagli italiani”, dove per “italiani” s’intende ovviamente la stragrande maggioranza dei cittadini di Salerno e delle migliaia e migliaia di fan che raccoglie in tutt’Italia grazie alle sue performance televisive nazionali. Ognuno la pensa come crede ed anche se io non sono di quest’avviso devo ribadire quanto ho più volte detto: quando si parla di De Luca non si può non tener conto della sua grande capacità di incidere sull’immaginario collettivo della gente. “Perché parla un linguaggio di pancia”, dice benevolmente l’on. Guido Milanese (fonte Roma dell’8 gennaio 2013), un linguaggio che colpisce in maniera indelebile fino al punto che la gente si convince, in una sorta di training autogeno, che è tutto vero quello che dice il sindaco sia dalla sua tribuna televisiva settimanale che da ogni momento di presenza pubblica. Insomma, come dire, De Luca è così, è come lo si vede, tra l’essere e l’apparire non c’è alcuna differenza. In questo è un “lucano doc”. I lucani, infatti, sono come appaiono; la loro personalità non si sdoppia né si modella a seconda delle circostanze. Dire pane al pane e vino al vino, sempre e comunque, è questa la dote dei lucani, dote che a volte si ritorce anche contro il suo stesso portatore per ragioni facilmente comprensibili in quanto tutti ci muoviamo in un mondo fatto, invece, di squallore, di falsi rapporti, di invidie e di veleni. E’ vero, però, quello che dice la commerciante Patrizia Caputo (fonte Roma dell’8 gennaio) che De Luca dovrebbe confrontarsi un po’ di più; in questo è un po lontano dallo stereotipo del lucano doc. Ha perfettamente ragione il rettore Pasquino (sempre fonte Roma) quando dice che De Luca non è un prodotto mediatico; certo che non lo è, aggiungo io, ma è reale credere che furbescamente anche se con grande capacità De Luca ha sfruttato ed utilizzato il mezzo mediatico per imporsi su tutti. E se lo ha capito lui tanti anni fa, mi chiedo e scrivo da tempo, perché mai non c’è stato più nessuno in grado operare allo stesso modo anche se con risultati inferiori. Sarebbe stato sufficiente che un altro personaggio avesse fatto da “controcanto” in maniera metodica e settimanale, come ha fatto lui fin dal 1993, per incominciare a ridurre gli effetti positivi in termini di riscontri comunicazionali. Facile e semplicistico dire, oggi, che nessuno è come De Luca, ma nel ’93 il sindaco era un “signor nessuno” come tanti altri; e da lì bisognava partire per contrapporsi. E’ logico che ora è tardi, anche se non è mai “troppo tardi”, così almeno dice l’antico proverbio. Un’ultima cosa. Mi è piaciuto molto il commento di Ciro Salvini (fonte Metropolis dell’8 gennaio) che a proposito di De Luca ha detto: “E’ un personaggio che si odia o si ama”; e nel dire questo Salvini ha delineato il vero identikit di un lucano, i lucani o amano o odiano, ma anche se odiano lo fanno sempre senza rancore e senza arrivare alle estreme conseguenze. E questo Vincenzo De Luca lo interpreta e lo impersona a meraviglia.
Permettimi di dire che non sono coninto di nessuna cosa detta.Per me ( qualcosa la so!),De Luca ha capitoche e’ un gigante ma ha anche avuto la prova che vive in un mondo di nani,che gli lascia fare tutto! Mi dispiace x voi ma il Sindaco non e’ spontaneo in niente,il suo dietro le quinte e’ una macchina mediatica perfetta.Persino il cappotto e’ sempre lo stesso!
Concordo con il dott. Memoli vorrei sottolineare però che si è nani anche quando si lascia il partito senza combattere oppure ci si appiattisce sulle posizioni del Sindaco, vedi Iannuzzi ed Andria ,e poi si perdono le primarie.
La questione per me si pone in questi termini, De Luca è un ottimo amministratore e la gente di salerno e della regione campania lo ha capito, allo stesso tempo però nel pd salernitano tranne Valiente e Vaccaro il resto vegeta tranquillo per piccoli o grandi interessi….. politici.
Salvatore, sei arrivato addirittura al commento sul cappotto, sei proprio alla frutta ormai…