SALERNO – Se la serata di ieri all’Augusteo di Salerno doveva avere una denominazione non c’è niente di meglio che definirla <<Un’occasione per brindare con chi, costantemente, lavora per la città>>. E’ questo il giudizio asettico che può essere azzardato su quanto è andato in scena sul palco e nella splendida cornice di uno dei maggiori teatri cittadini ad opera dell’Autorità portuale, giovedì 20 dicembre. Hanno portato il saluto il sindaco Vincenzo De Luca, il comandante della Capitaneria di porto ed i presidenti di Provincia, Camera di Commercio e Confindustria (Antonio Iannone, Guido Arzano e Mauro Maccauro). Sono state, poi, consegnate le borse di studio ai giovani studenti salernitani che si sono distinti per merito. Inoltre, grazie al fondo della Comunità portuale di Salerno, è stato possibile assegnare un contributo a sostegno del progetto “Niky: il mare è la sua casa”, finalizzato a garantire al giovane Niky Francisco il diritto allo studio. Omento molto suggestivo e commovente quello della consegna, virtuale, di una medaglia d’oro al merito al portuale Emilio Leone, rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente avvenuto nel luglio scorso. Il momento più importante, però, è stato interpretato e vissuto, da consumato protagonista di scene e scenari molto importanti, dal grande timoniere della nave: Andrea Annunziata. E’ lui il protagonista assoluto, è lui che è riuscito a smussare i tanti angoli spigolosi tra i vari personaggi della politica e delle istituzioni fino al punto di averli tutti presenti, è sempre lui che è stato capace di mettere al servizio della comunità l’Autorità Portuale che è una delle più prospere realtà del nostro territorio. La recente riconferma al timone della nave è soltanto la prova e la conferma di un modo di fare e di amministrare che prima era assolutamente sconosciuto. Con la manifestazione dell’Augusteo si chiude praticamente un anno molto particolare anche per la vita dello stesso organismo dell’Autorità Portuale che può, così, guardare al 2013 con maggiore fiducia in un progresso che sarà certamente difficile ma che sarà compiuto senza esitazioni e senza tentennamenti.