Aldo Bianchini
SALERNO – Chi se lo sarebbe mai aspettato che giovani studenti universitari non si riconoscono in una precisa “fede identitaria”. Sarà anche vero che ogni ideologia è andata a farsi benedire, ma dagli studenti universitari ci si attende sempre delle scelte precise. In passato i movimenti studenteschi universitari hanno cambiato il mondo, hanno promosso scelte politico-sociali-imprenditoriali dalle spessore altissimo, hanno anche provocato conflitti epocali e dannosissimi, ma hanno sempre fatto scelte di campo precise e tutto faceva parte di un gioco democratico e dialettico. Da osservatore silenzioso, ma attento, degli eventi non posso non esprimere la mia sorpresa per una dichiarazione, quella dei ragazzi di Vivi Unisa – Agorà”, che a mio avviso va oltre i canoni della giusta puntualizzazione su un discorso ed un atteggiamento che, solo perché esiste, è di natura politica e quindi di colore. E quale paura, poi, dovrebbe attanagliare i giovani studenti nell’esprimere le loro convinzioni di colore ? Mi riesce difficile, molto difficile immaginare. Capisco la sfrontatezza giovanile, che è giusta e sacrosanta, ma affermare che un “gruppo” sia assolutamente apartitico è roba un po’ troppo grossa ed anche, in certo senso, poco riconoscente verso chi (nella fattispecie l’on. Cirielli) ha sempre dimostrato estrema attenzione verso i movimenti giovanili. Tanto è vero che nella sede dell’ex “A.N.” di Via Roma sono diversi i giovani studenti del Gruppo “Vivi Unisa-Agorà” che si sono alternati nella esperienza politico-organizzativo di un partito. E’ storia anche dei nostri giorni, non è roba inventata da chi scrive. Capisco anche che fa specie e tendenza scrivere in un comunicato che “Il nostro colore è sempre stato quello degli studenti e sono proprio loro ad aver vinto queste elezioni” ma, sinceramente, io avrei paura a rapportarmi con un gruppo studentesco che non ha colore, sarebbe come dire di voler cambiare la storia di sempre. Mi auguro che i giovani studenti correggano il tiro e che si fermino solo ai ringraziamenti doverosi verso chi li sostiene nelle loro azioni splendide e da incoraggiare, sempre e comunque perché è la garanzia del futuro e della democrazia. Per doverosa correttezza ecco di seguito il testo integrale inviato dal gruppo: <<Qualche giorno fa, subito dopo i risultati delle elezioni politiche universitarie, che ha visto vincitrice la lista “Vivi Unisa – Agorà” sul web sono girati i complimenti dell’On. Edmondo Cirielli ai vincitori, il quale si è ritenuto orgoglioso del risultato, e che solo grazie ai giovani si può andare avanti: «Desidero complimentarmi con la lista Vivi Unisa-Agorà che ha ottenuto un risultato importante, esprimendo la totalità dei consiglieri di amministrazione e dei senatori accademici». L’Onorevole ha poi continuato dicendo: «Per la prima volta il movimento universitario del PdL esprime un candidato vincente agli organi apicali. Un risultato che ci inorgoglisce e che premia l’impegno e il desiderio di lavorare per la propria comunità. Un segnale necessario in un momento di crisi quale quello che la politica sta attraversando. I giovani, come sempre in questi frangenti, possono dare un contributo decisivo, partecipando e impegnandosi in prima persona». In questi giorni, la lista vincitrice, tramite un comunicato stampa, ha voluto ringraziare l’Onorevole per i suoi complimenti, ma ha anche voluto mantenere le distanze riguardante il movimento universitario del PdL. “Ogni post elezione che si rispetti ha sempre i suoi strascichi e le sue polemiche. L’attenzione mediatica che si è scatenata sul nostro gruppo in questi giorni non fa altro che sottolineare la straordinarietà di ciò che è accaduto. Ringraziamo per tutti gli autorevoli complimenti ricevuti e tutti coloro che hanno sentito l’esigenza di spendere qualche parola sul nostro risultato. Tuttavia, ci teniamo a ribadire due concetti molto semplici e allo stesso tempo molto molto chiari. In primo luogo, il nostro gruppo è assolutamente apartitico e l’ha dimostrato in due anni di impegno e di attività. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di proporre un nuovo modello di partecipazione che vedesse al centro la nostra comunità studentesca e che passasse per l’identificazione di un nuovo modo di pensare alla rappresentanza politica e universitaria, scevro da condizionamenti, trasparente e in grado di essere volano di cambiamento. In secondo luogo, tutti i candidati delle nostre liste sono stati giudicati non in base alla loro appartenenza partitica, ma in base all’impegno che hanno profuso nel progetto, a prescindere da qualsiasi “spinta” politica di sorta e soltanto relativamente al loro operato nel Campus. Riteniamo che una delle novità più importanti che stiamo proponendo sia proprio la consapevolezza che il merito debba avere una dimensione trasversale. Il nostro colore è sempre stato quello degli studenti e sono proprio loro ad aver vinto queste elezioni. Noi abbiamo la responsabilità di trasferire i nostri principi nei nostri territori e nella nostra società. I giovani del Sud e del Paese hanno la responsabilità di andare oltre.“>>.
Egregio direttore,
come membro dell’associazione Vivi Unisa, vorrei fare una puntualizzazione riguardante il comunicato stampa, e il nostro definirci associazione apartitica.
Allora l’idea di emanare questo comunicato stampa, parte sostanzialmente per essere corretti nei confronti dei nostri elettori, i quali ci hanno chiesto anche delle spiegazioni, visti i nostri proclami di essere un’associazione apartitica.
Noi, come del resto la maggior parte delle associazioni presenti in ateneo, ci definiamo apartitica non per ribellione giovanile, o perchè non abbiamo colore, o non abbiamo ideali politici, anzi è il contrario. Nella nostra associazione, lavorano fianco a fianco, studenti che appartengono a ideali politici opposti, che vivono anche attivamente la politica, ma che varcata la soglia dell’università, mettono tutti da parte le possibili divergenze politiche, in modo tale che possano lavorare in armonia gli uni con gli altri, per compiere al meglio un lavoro che per alcuni è marginale, ma che poi risulta fondamentale, cioè quello di aiutare lo studente nel suo complesso percorso universitario. Quindi il nostro apartitico, è per far capire proprio questo concetto, per far capire che chiunque, di qualunque ideologia appartenga possa far parte della nostra associazione, perchè nonostante in quest’ultima facciano parte, ad esempio, segretari provinciali giovanili, consiglieri comunali, cioè studenti che ricoprono anche una carica politica, dietro di noi non c’è nessun partito specifico di appartenenza, ma ripeto, c’è solo la voglia di aiutare gli studenti.