Da uff.stampa LIPU
ISCHIA – Per due giorni l’isola d’Ischia (NA) è stata teatro di un’importante attività antibracconaggio e di polizia venatoria. A seguito della recente Convenzione sottoscritta dal Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, e dal Presidente della LIPU (Lega italiana protezione uccelli), Fulvio Mamone Capria, agenti del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Napoli del CFS coordinati dai Commissari Capo del Comando Provinciale, affiancati dalla guardie venatorie volontarie della LIPU, hanno battuto una vasta area compresa tra i comuni di Forio d’Ischia, Serrara Fontana e Barano per contrastare atti di caccia di frodo. Nella sola giornata di martedì, giorno di “silenzio venatorio”, già dalle prime ore del mattino le fucilate fuorilegge si udivano a decine. In un rocambolesco inseguimento a seguito di un tentativo di fuga nei sentieri di Pennanova a Forio d’Ischia, è stato fermato e successivamente denunciato penalmente P.C., di anni 57, sia per il reato di caccia in giorno di divieto che per le modifiche apportate all’arma sequestrata, che riusciva a contenere più di tre munizioni, per aumentarne la potenza di fuoco. Il fucile è stato sequestrato ed è stata effettuata un’ispezione domiciliare delle armi detenute dal bracconiere. E’ stato necessario richiedere anche l’intervento del 118 locale per prestare i soccorsi medici resisi necessari a seguito dell’inseguimento. Durante il blitz, tra decine di cacciatori che fuggivano, anche due giovani ragazzi, armati di fucile, sono riusciti a dileguarsi alla vista degli agenti, mentre un altro cacciatore è stato fermato e sanzionato perché sprovvisto di documenti di caccia e per varie irregolarità amministrative. Nella giornata di mercoledì invece, dopo un attento studio del territorio, sono scattati controlli in altre località, per decine di cacciatori, ed elevate sanzioni amministrative per circa 1.000 euro per numerose irregolarità documentali. Il ritrovamento di una poiana ferita da una fucilata, consegnata da alcuni cittadini e trasferita dal CFS al Centro recupero fauna selvatica di Napoli dimostra il grave livello di violazione alla legge 157/92 perpetrato sull’isola a danno dell’avifauna. “Siamo di fronte ad un territorio dove il bracconaggio spadroneggia da anni – commenta Fulvio Mamone Capria, Presidente della LIPU-Birdlife Italia – come più volte abbiamo denunciato alle Autorità. Agli occhi degli uomini della Forestale è emerso un quadro di illegalità desolante e pericoloso. L’inciviltà venatoria che regna su Ischia, anche a seguito del ritrovamento di numerosi rapaci e uccelli protetti feriti o uccisi, dimostra ancora una volta che servono misure speciali e condanne esemplari per sconfiggere la caccia di frodo. Continueremo in ogni sede a segnalare le gravi irregolarità ad Ischia in materia di tutela della fauna e dei migratori“. “I nostri servizi di controllo dell’attività venatoria e antibracconaggio proseguiranno anche nei prossimi mesi anche a seguito delle intese nazionali sottoscritte dal CFS e dalla LIPU – dichiara Sergio Costa, Comandante provinciale del Corpo Forestale di Napoli – E’ nostro compito istituzionale prevenire e reprimere i reati di attività illecite, le nostre pattuglie si sono ritrovate a fronteggiare una generalizzata attività di bracconaggio, con illeciti penalmente rilevanti anche in materia di armi e di sicurezza pubblica. Speriamo che queste denunce servano soprattutto ad educare maggiormente al rispetto della legalità e alla tutela della biodiversità. Tra i tanti illeciti e/o reati che si compiono quotidianamente c’è ancora l’errata percezione che quelli legati al bracconaggio siano di minore rilevanza”.